È stato dimesso ieri mattina dopo 20 giorni di degenza il vice Ispettore di Polizia Christian Di Martino, che era stato accoltellato durante l'arresto da un marocchino irregolare alla stazione di Lambrate la notte tra l'8 e il 9 maggio. Di Martino, 35 anni, colpito più volte con una lama di 25 centimetri al polmone, alla milza e al duodeno, era arrivato in condizioni gravissime all'ospedale Niguarda. Operato nella notte dal trauma team diretto da Stefania Cimbanassi e dal direttore della Anestesia e rianimazione Roberto Fumagalli per oltre 4 ore e mezza durante il quale l'agente è andato in arresto cardiaco per l'enorme perdita di sangue. Le ferite riportate alla vena cava e le lacerazioni degli organi interni, per cui è stato necessario asportare un rene, hanno richiesto la trasfusione di oltre 90 sacche di sangue. «L'agente ha avuto un decorso post operatorio compatibile con le gravi lesioni riportate e con l'entità dell'intervento subito, - spiega Cimbanassi - ma la ripresa è stata sorprendentemente rapida». Le visite costanti e il sostegno istituzionale ricevuto, a partire dalla premier Giorgia Meloni, hanno contribuito alla ripresa? «Il fatto di essere consapevoli di avere il sostegno oltre che della propria famiglia, anche della rete sociale è un elemento che gioca a favore di un paziente in ripresa - spiega la direttrice del Trauma Team -. Di Martino, positivo nei confronti del presente e di quello che sarà il suo futuro, è un paziente che risponde al meglio alle sollecitazioni dei sanitari». Ora il vice ispettore affronterà una convalescenza di una decina di giorni a casa a riposo, ma avrà in futuro una vita normale.
Cosa ha detto quando gli abbiamo parlato di dimissioni? «È stato molto contento, molto emozionato e molto convinto che ce l'avrebbe fatta, questa convinzione l'ha avuto fin da subito, ha dimostrato una notevole forza di carattere e di volontà e questo ha influito» spiega Cimbanassi. Si poteva immaginare un decorso così felice? «No, ha riportato lezioni gravissime, nella maggior parte dei casi letali. Il decorso post operatorio è sempre foriero di imprevisti, in questo caso non ce ne sono stati. Ma un'evoluzione così favorevole non era certo la cosa su cui avrei scommesso». Si può parlare di piccolo miracolo? «Per chi crede...».
A gettare ombre su una giornata estremamente positiva e solare il silenzio del sindaco Beppe Sala. «Perché Sala non ha ancora consegnato al poliziotto l'Ambrogino d'Oro che meriterebbe pienamente in quanto ha rischiato la propria vita per la città e per i milanesi in una delle zone più brutte e mal frequentate della città?» si chiede amaro l'ex vicesindaco e deputato di Fdi Riccardo De Corato. Tutto il gruppo di FdI in Comune quindi annuncia che proporrà la candidatura di Di Martino in autunno, a nome di tutto il Consiglio Comunale».
Candidatura, proposta anche dall'europarlamentare e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone: «Ho deciso di candidare il vice ispettore all'Ambrogino d'Oro, la massima onorificenza della città, quale esempio di coraggio e amore per la legalità».
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