MugelloMolto più di un Gp, tanto che per Valentino Rossi il Mugello «è soprattutto una questione d'onore». Imbattuto da quando esiste la MotoGP (2002), nove volte sul gradino più alto del podio in tredici gare disputate nella sua carriera su questo tracciato, alla guida di una Yamaha molto equilibrata e competitiva, Valentino sembrerebbe il naturale favorito di un appuntamento per certi versi già molto delicato. Ma al di là dei trionfi a ripetizione, Rossi al Mugello non ha quasi mai avuto vita facile e non l'avrà nemmeno questa volta. Anche perché, al contrario del solito su questo tracciato, è costretto a inseguire dalla seconda fila. «Sono abbastanza rammaricato di aver ottenuto solo il quarto tempo (per il terzo Gp consecutivo, ndr) - afferma -, anche se per la gara non è troppo grave. Qui al Mugello, però, mi dispiace un po', perché sarebbe stato bello partire in prima fila».
Ecco che salta fuori nuovamente la questione d'onore, ed ecco perché, qui, una sconfitta potrebbe essere molto difficile da digerire, da mani nei capelli, come raffigurato sul suo casco celebrativo. «Non è un appuntamento chiave e decisivo - è la sua analisi - come fu quello del 2008 a Laguna Seca (Valentino vinse dopo un'epica sfida con Casey Stoner, ndr), ma la motivazione è grandissima e bisognerà cercare di vincere. Anche perché con la gomma dura e l'assetto da gara sono molto competitivo».
È indispettito Vale, anche perché in pole c'è Jorge Lorenzo, il compagno di squadra in grandissima forma. Primo due settimane fa in Francia, primo in classifica generale, anche se per un solo punto, già due volte sul gradino più alto del podio, contro un solo successo di Rossi (e di Stoner), Lorenzo comincia a dare veramente fastidio. Negli ultimi tre GP, Jorge è sempre stato più veloce in prova di Valentino e dal successo in Francia sogna ogni sera di fare lo sgambetto a Rossi a casa sua, perché in ballo non ci sono solo 25 punti. Anche se lo spagnolo continua a professare modestia. «Lui ha addosso più pressione di me - afferma -, mentre a me va bene qualsiasi risultato. La gara è molto differente dalle prove e Rossi è il favorito, perché sulla distanza è quello messo meglio».
Una bella sfida, senza dimenticare che tra i due potrebbe inserirsi Stoner con la Ducati, secondo in prova, ma ieri meno efficace rispetto ai due piloti Yamaha. Più difficilmente lotterà per il podio Loris Capirossi, terzo grazie anche all'aiuto, involontario, di Rossi. Solo ottavo Daniel Pedrosa, malconcio fisicamente dopo l'ennesimo infortunio.
Al via MotoGP: 1. Lorenzo (Spa/Yamaha); 2. Stoner (Aus/Ducati); 3. Capirossi (Ita/Suzuki); 4. Rossi (Ita/Yamaha); 7. Dovizioso; 8. Pedrosa; 15. Melandri. In tv: Italia 1, alle 11 la 125, alle 12,15 la 250, alle 14 la Motogp
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