Le case perdono valore, la maggioranza i pezzi

Le case perdono valore, la maggioranza i pezzi

(...) Dietro il banco Fabio Fontanini e Luigi Colavolpe, vent'anni ciascuno o poco più, un piercing, qualche tatuaggio sulle braccia, un po' di gel tra i capelli e «tanta voglia di lavorare in un paese che vuole farci chiudere dopo sole tre settimane di apertura del locale», spiega Fabio che inizia a raccontare la sua storia. Una vera battaglia «per riportare un po' di vita nel territorio delle seconde case e dei trasfertisti», ci sentiamo dire. Perché a Cogoleto non ci sono discoteche, disco pub, live music, cabaret. Insomma, Cogoleto by night è un vero mortorio, spiegano i baristi che di fronte alle proteste dei residenti e alle missive del Comune sul volume della musica annunciano: «Faremo una raccolta firme tra i clienti del locale per poterlo tenere aperto».
Quando, dopo più di un'ora, il consiglio comunale viene aperto al pubblico, la tensione si legge sulle facce dei consiglieri. Impossibile riferire i particolari della discussione che riguardava un immobile indicato solo con gli estremi catastali. Si viene solo a sapere che al momento della votazione opposizione e maggioranza si sono spaccate. Mentre l'ex assessore all'ambiente Roberto Pansolin (dimessosi dalla giunta la scorsa estate) ha annunciato l'uscita dalla stessa maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Attilio Zanetti. «Il sindaco è inaffidabile, scrivetelo pure», non ha usato mezzi termini Pansolin che ha criticato anche la sospensione dell'iter di approvazione del nuovo Puc che tra l'altro, nella delibera di indirizzo, prevede nell'area Stoppani la realizzazione di edifici di civile abitazione «in contrasto con gli impegni politici presi».
Critiche dal centrodestra invece sull'approvazione del bilancio 2008. E sulla probabile revisione degli estimi catastali che farebbe lievitare l'Ici sulle seconde case. «Gli estimi catastali di Cogoleto sono molto più bassi degli altri paesi della riviera», ha spiegato la maggioranza mentre Luigi Cola (Pd) punta il dito contro i finti residenti «che da quando è stata eliminata l'imposta per la prima casa hanno messo la residenza a Cogoleto per non pagare l'Ici».

Insomma, la parola d'ordine è trovare i soldi per mandare avanti il Comune mentre Giovanni Siri (Pdl) contesta la politica dell'amministrazione «che non ha saputo trasformare il paese dal passato industriale in un luogo di attrazione turistica e lo si vede dalle poche entrate comunali dai settori alberghiero e ricreativo». Le stesse cose che dicevano Fabio e Luigi, i due baristi che lavorano proprio di fronte al municipio.

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