«Caserme a pezzi, prefettura con il bagno turco»

(...) all’impresa Enrico Bertoni Srl, sarebbe lievitato per la complessità degli interventi. Solo per il bagno turco la spesa è stata di 9.538 euro, cui si aggiungono 5.519 euro per il rivestimento, 8.577 euro per l’idromassaggio e quasi 12mila per i muri in marmo bicromo. Il prefetto Francesco Musolino afferma di non essere stato messo al corrente del costo complessivo, da lui stesso definito «esorbitante», ma ammette anche di aver disposto personalmente la ristrutturazione dei servizi igienici dell’appartamento di rappresentanza, collocato in un palazzo del ’500, «Patrimonio dell’umanità» dell’Unesco. Ieri, all’ufficio territoriale del governo le bocche sono rimaste cucite. Il prefetto risultava costantemente in riunione, e i collaboratori si limitavano a comprensibili «no comment». Il provveditore alle opere pubbliche, Francesco Errichiello, dichiara: «Al momento non mi risultano abusi. Credo che tutto sia avvenuto nella norma». E mentre il sindacato Coisp parla di «situazione paradossale, nel momento in cui le strutture della Polizia cadono a pezzi», a fornire particolari si dedica Alessandro Pentinalli, dirigente del Provveditorato alle opere pubbliche: «I lavori di ristrutturazione nell’appartamento - spiega - non sono costati 105mila euro, ma circa 94mila, cui bisogna aggiungere un ribasso d’asta del 7,5%. Inoltre la cifra copre anche la rimozione di una pensilina e i lavori di manutenzione ordinaria per altri locali. Non rinnego niente e mi prendo la responsabilità - aggiunge Pentinalli -. Il progettista fa delle scelte, avallate all’interno degli uffici secondo la procedura prevista. E così è avvenuto. Quello che si può discutere è la scelta dei materiali. Potevamo sceglierne di livello basso, ma non mi sembrava opportuno». In conclusione: le spese «dovrebbero essere pagate con un capitolo nella disposizione del ministero delle Infrastrutture. Il prefetto, però, non ha seguito i lavori.

Da lui era partita la richiesta, perché non riteneva idoneo lo stato del bagno e noi, da tecnici, l’abbiamo avallata. Ritenendo che i locali fossero tali da giustificare un intervento di alto livello». Che però, perbacco, ora qualcuno giudica un po’ troppo alto. Praticamente astronomico.