«Adesso inizia un altro europeo». Antonio Cassano lo dice senza paura dopo aver saldato un conto aperto con la storia. Otto anni dopo le lacrime di delusione per il biscotto di Svezia e Danimarca che vanificò il suo gol alla Bulgaria in pieno recupero. Stavolta con un colpo di testa, non proprio il suo marchio di fabbrica, esorcizza l’incubo di un possibile inciucio tra Spagna e Croazia e mette in discesa una partita che per l’Italia stava diventando difficile. Per il fantasista rossonero il 2012 è l’anno delle rinascite e delle rivincite.
Il ritorno in campo in aprile dopo il malore accusato al rientro dalla trasferta di Roma e la conseguente operazione al cuore. E ora questa gioia che cancella la grande delusione del 2004. «L’importante non era il premio - ha aggiunto l’azzurro votato come migliore in campo- ma la la qualificazione. È questo che ci rende tutti molto felici ». Una gioia esplosa dopo un lunghissimo minuto in attesa del fischio finale di Croazia-Spagna. Non finiva più nemmeno per Gigi Buffon anche se non ha mai avuto dubbi sull’impegno delle furie rosse: «L’unica preoccupazione che avevo era per la nostra partita. Sapevo che gli spagnoli avrebbero fatto il loro dovere fino in fondo. Come poi è stato».
Il capitano azzurro ha la memoria lunga: «Come dissi quattro anni per l’Olanda che battè la Romania e ci permise di andare avanti, ora abbiamo un bonus nei confronti della Spagna». Adesso guarda avanti e«coccola » la pazza coppia Cassano-Balotelli. Divisi per la prima volta dal primo minuto sono andati entrambi a segno dopo essere rimasti a secco per due partite: «Un ottimo segnale, avevamo bisogno di loro: nonostante le ottime gare precedenti non avevano segnato, oggi (ieri, ndr) con le due reti è stato tutto più semplice», spiega il portiere che ora non fa calcoli: «Per noi era importante vincere -dice il portiere - . Riusciamo a far diventare equilibrate tutte le partite, con le forti ma anche con le deboli. Qui fino a luglio? Restiamo fino al 24 giugno che era l’obiettivo minimo che ci eravamo prefissi».
Ma nell’Italia si fa strada l’idea che questa possa essere la svolta. Cesare Prandelli non lo dice ma lo fa capire: «Sofferenza, gioia, c’è di tutto. È stata una partita molto difficile perché abbiamo affrontato una squadra e un pubblico meraviglioso ». Il ct azzurro non butta via nulla di novanta minuti ad alta tensione: «Non ho mai sofferto così tanto. È lo sport, abbiamo accettato di soffrire ma abbiamo volutoquesta vittoria. È stata una gara dove abbiamo capito che bisogna mettere anche cuore e l’abbiamo fatto». Prandelli vuole fare tesoro e avvisa la squadra di quello che lo aspetta perché deve «pensare che la prossima sarà una partita come questa». Non è stata sicuramente dal punto di vista del gioco una delle prestazioni migliori della sua squadra: «Era una gara particolare. Sicuramente con Croazia e Spagna avevamo fatto meglio. E questo è un buon segnale. Ma è stata una buona prestazione. Cambiando così tanto non era facile ». In vista dei quarti di finale di domenica sera Prandelli non cambia rotta: «Cercheremo come sempre di costruire gioco, abbiamo creato tanto contro l’Irlanda e dobbiamo continuare a farlo».
Sulla strada adesso si possono incrociare Ucraina, Inghilterra o Francia. Marchisio non sceglie perché «dopo aver affrontato la Spagna possiamo affrontare chiunque». Il centrocampista sulla sfida con l’Irlanda spiega: «È stata una partita di grande agonismo fino alla fine, ma la squadra ha dato tutto ». Come Bonucci che il migliore intervento lo ha fatto su Balotelli: «Gli ho tappato la bocca dopo il gol. Stava parlando in inglese...
», scherza il difensore che poi si fa serio: «Ci siamo fatti trovare pronti anche se abbiamo sfiorato la beffa».D’accordo Andrea Pirlo perché l’1-0 della Spagna «ci ha messo tanta paura per un possibile pari della Croazia. Siamo un grande gruppo e possiamo arrivare in fondo». Scampata la paura ora bisogna cambiare passo.
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