A Catanzaro il «Paradiso» di Pistoletto

Un inedito progetto in due sedi realizzato dal maestro dell'Arte Povera con tre nuove installazioni al Parco Archeologico di Scolacium MARCA, Catanzaro

Michelangelo Pistoletto è il protagonista della quinta edizione di Intersezioni, ormai consolidato luogo di contaminazione tra arte contemporanea e archeologia. L'attesa rassegna, diventata uno degli appuntamenti culturali italiani più importanti della stagione estiva, anche quest'anno si sdoppia. Com'è già avvenuto nel 2009 in occasione della personale dedicata a Dennis Oppenheim, il progetto dal titolo Il DNA del Terzo Paradiso prevede la realizzazione di due mostre organizzate al Parco Archeologico di Scolacium e al museo MARCA di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del MARCA.
Si tratta di un'importante occasione per confrontarsi con il lavoro di uno dei maggiori protagonisti della scena internazionale che ha ideato e progettato tre nuove installazioni per gli straordinari spazi del Parco di Scolacium in particolare I temp(l)i cambiano-Terzo Paradiso, Love Difference-Le sponde del Mediterrano e Il DNA del Terzo Paradiso che dà il titolo all'intero progetto.
L'evento espositivo, accompagnato da un esauriente catalogo monografico in italiano e inglese edito da Electa, s'inaugura il 24 luglio per rimanere aperto sino al 3 ottobre 2010.
La quinta edizione di Intersezioni è organizzata dalla Provincia di Catanzaro - Assessorato alla Cultura, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e il patrocinio della Regione Calabria - Assessorato alla Cultura e di Sensi Contemporanei - Ministero dello Sviluppo Economico.
"Intersezioni va considerato, insieme, al MARCA, un punto di riferimento imprescindibile della nostra politica di valorizzazione artistica. Nel segno della continuità progettuale, la manifestazione rappresenta oggi un modello culturale con ampi consensi in Italia e all'estero", spiega Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro con delega alla Cultura. "E' per noi motivo di orgoglio dedicare la rassegna di quest'anno a Michelangelo Pistoletto, uno degli artisti italiani più rappresentativi sulla scena internazionale che ha voluto progettare per il Parco una serie di nuovi lavori."
Come afferma Alberto Fiz, "l'articolato progetto dedicato a Pistoletto s'impone come riflessione che investe direttamente il destino dell'uomo e l'urgente necessità di un cambiamento radicale. Pistoletto considera l'arte non come estetica fine a se stessa, ma come occasione per una trasformazione sociale responsabile. E questo appare evidente sia nelle opere storiche dell'Arte Povera, sia negli interventi realizzati per il Parco di Scolacium. Non si tratta più di segni demiurgici proposti dall'Artista Vate, ma di creazioni che si pongono in stretta relazione con la collettività."
Se il MARCA (nella stessa sede prosegue, sino al 3 ottobre prossimo, la personale di Alessandro Mendini. Alchimie Dal Controdesign alle Nuove Utopie) ospita una serie di lavori emblematici della ricerca linguistica di Pistoletto, tra cui la celebre Venere degli stracci e i quadri specchianti, il Parco di Scolacium, uno dei siti archeologici più importanti dell'Italia meridionale, propone un grande progetto dove le installazioni creano un rinnovato dialogo con il territorio.
Ciascuna opera contiene in sé la propria storia, la propria memoria in un continuum spazio-temporale che non consente scissioni o fratture improvvise. In questo senso il DNA del Terzo Paradiso non è solo il titolo delle due mostre, ma è anche l'opera che occupa il Foro romano, ovvero l'antica piazza di Minervia Scolacium. La grande installazione in alluminio, che ha uno sviluppo lineare di oltre 100 metri, appare come la trascrizione genetica del Terzo Paradiso, uno dei segni più noti di Pistoletto, dove il mondo naturale convive con il mondo artificiale e tecnologico creando una rinnovata armonia. Il Terzo Paradiso è il nuovo segno dell'infinito con la differenza che si formano tre cerchi. Come spiega Pistoletto, "quello centrale descrive un ventre gravido prodotto dall'accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Il Terzo Paradiso è l'accoppiamento fertile tra il primo e il secondo Paradiso". Questa caratteristica viene sottolineata dal canto arcaico e primordiale di Gianna Nannini (con lei Pistoletto ha collaborato per diversi progetti proposti, tra l'altro, al National Centre for Contemporary Arts di Mosca) che crea una "scultura vocale" ripetendo, come un mantra, la parola "mamma".
Recuperare la presenza della memoria è un concetto che delinea anche le altre installazioni espressamente concepite per il Parco di Scolacium tra cui I temp(l)i cambiano - Terzo Paradiso, un'opera di cinque metri d'altezza collocata all'interno della celebre basilica normanna di Santa Maria della Roccella, il monumento antico più imponente del Parco. La specificità del tempio è quella di essere realizzato con materiali riciclati: cestelli di lavatrici diventano colonne, serpentine di frigoriferi come basamento e timpano. Gli scarti, insomma, si trasformano, con il contributo dell'artista, in oggetti di contaminata bellezza.
L'opera, nata da una collaborazione con ECODOM - Consorzio per il riciclo degli elettrodomestici, è un tempio che poggia su una base instabile come simbolo precario dell'evoluzione. Esso appare come la risultante dei tempi che cambiano in base ad una società costretta a modificare le proprie abitudini e dove il riciclo diventa una preziosa fonte di ricchezza. "In questo caso il nuovo tempio s'inserisce nell'antico tempio creando un'imprevedibile relazione segnica tra differenti forme di stratificazioni.", afferma Alberto Fiz.

Sul timpano del tempio compare il simbolo del Terzo Paradiso a testimoniare l'armonia ritrovata tra consumo e riciclo, tra tecnologia, etica ed estetica. Come spiega Pistoletto "oggi sinonimo di Progresso è la conservazione delle risorse: il nuovo Mito è il Riciclo".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica