Il Cav davanti ai giudici Sul caso Ruby: "Le ragazze sono vittime dei magistrati"

I giudici hanno deciso che il reato di riciclaggio di cui sono accusati  accusato il legale inglese David Mills e il banchiere Paolo Del Bue è decaduto per prescrizione. Il Cavaliere è arrivato a Palazzo di Giustizia

Il Cav davanti ai giudici Sul caso Ruby: "Le ragazze sono vittime dei magistrati"

Nuova udienza a Milano del processo Mediaset in cui Silvio Berlusconi è accusato di frode fiscale per presunte irregolarità commesse dall’azienda nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici. Il Cavaliere è arrivato nell'aula del Tribunale, ma è entrato senza rilasciare dichiarazioni.

I giudici, che ascolteranno in videoconferenza un ex manager Fox da Los Angeles, hanno deciso di "non procedere" nei confronti del legale inglese David Mills e del banchiere Paolo Del Bue perché il reato di riciclaggio di cui sono accusati è decaduto per prescrizione lo scorso 4 ottobre, come richiesto dai pm. I legali di Mills avevano invece chiesto per il proprio assistito l'assoluzione, ma secondo i giudici "non emerge la loro estraneità ai fatti contestati".

Oggi i legali di Berlusconi hanno depositato la sentenza con cui nelle scorse settimane il gup di Milano Maria Vicidomini ha assolto il Cavaliere per la vicenda Mediatrade, sostenendo che quella sentenza può avere effetti anche sul processo Mediaset.

Uscendo dal tribunale il Cavaliere ha commentato la notizia che le ragazze coinvolte nel caso Ruby sono state considerate ieri "parti offese" dal Tribunale di Milano. "È la più grande sciocchezza", ha detto Berlusconi, "È molto peggio: sono vittime del pm di Milano e del gip che ha dato il via al processo. Il loro unico torto è stato avere accettato un invito a cena da parte del Presidente del Consiglio". Emilio Fede, inoltre, "non mai portato nessun ospite ad Arcore". 

Per quanto riguarda il dibattimento di oggi, quello che considera "un processo mediatico", l'ex premier ha ribadito di non essersi "mai interessato di diritti tv" e ha sottolineato che quella di oggi è la "duemilacinquecentottantasettesima udienza" che lo riguarda. Berlusconi, precisando che il gruppo Mediaset ricorreva spesso ad intermediari per negoziare i diritti tv con le major americane, ha poi spiegato che "nessuno mi ha mai chiesto di sottopormi ad un interrogatorio. Se dovessero chiedermelo, accetterei con gioia".

Berlusconi ha però assicurato che farà dichiarazioni spontanee al processo Mills in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari.

Un processo "paradossale perchè non ho mai conosciuto Mills, non c’è prova che abbia ricevuto soldi dal defunto Carlo Bernasconi e Mills ha detto di avere ricevuto quei soldi per evitare di pagare le tasse al fisco inglese". Ma anche, secondo il Cavaliere "un processo in cui è già arrivata la prescrizione, ma la folgorante idea dei Pm ha spostato la data della corruzione".

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