Cei: no agli eccessi, politici coerenti

Il cardinale Bagnasco sull'Osservatore Romano richiama alla moralità dei comportamenti ma non fa alcun riferimento esplicito alle polemiche che hanno coinvolto Berlusconi

Cei: no agli eccessi, politici coerenti

Roma La Chiesa cattolica chiede alla politica italiana di «onorare quella moltitudine silenziosa» che «vive ogni giorno con umiltà e concretezza, senza clamore e riflettori» gli ideali «umani ed evangelici», e che esprime «il vero ethos di fondo del nostro popolo» alieno «da derive ed eccessi di qualunque tipo siano». Lo ha detto ieri il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un discorso pronunciato due giorni fa a Crotone e rilanciato dall’«Osservatore Romano» uscito in edicola nel pomeriggio di ieri.
Nelle parole del porporato che guida i vescovi italiani non c’è alcun riferimento alle recenti polemiche che hanno coinvolto il premier Berlusconi, ma il richiamo alla moralità della politica e della necessità di una maggiore sintonia con i valori evangelici è un’eco evidente della vicenda che campeggia sulle pagine dei giornali da settimane. Così com’è da rilevare il fatto che ampio spazio all’intervento di Bagnasco sia stato dato dal quotidiano della Santa sede, che fino a ieri non aveva speso una riga sull’argomento.
Il cardinale ha sottolineato che «la bellezza umana e sacramentale del matrimonio richiede tutta la nostra attenzione di Chiesa e da sempre la cura della coppia e della famiglia fa parte integrante della nostra pastorale». «Il contesto socioculturale - ha aggiunto il presidente della Conferenza episcopale italiana - dovrebbe accompagnare i giovani in generale nei loro progetti di vita. Le responsabilità sono di ciascuno ma conosciamo - ha continuato - l’influsso che la cultura diffusa, gli stili di vita, i comportamenti conclamati hanno sul modo di pensare e di agire di tutti, in particolare dei più giovani che hanno diritto di vedersi presentare ideali alti e nobili, come di vedere modelli di comportamento coerenti».
Per il presidente della Cei «occorre costruire la vita sulla roccia della famiglia in quanto tale: è questa un soggetto peculiare, cellula fondamentale e ineguagliabile della società e in quanto tale bisognosa di fondamento stabile e di criteri certi e veri, ma anche soggetto di doveri e di diritti precisi». «Dalla persona e dalla famiglia - ha concluso Bagnasco - debbono derivare una cultura e una società coerenti che ispirino e incarnino quell’umanesimo plenario che il Vangelo ispira, sostiene e garantisce ovunque approda nel mondo ed è accolto dal cuore dell’uomo».


Significativo anche il titolo dell’articolo del quotidiano vaticano: «I giovani chiedono comportamenti coerenti». Anche se non ci sono state finora significative prese di posizione pubbliche della Cei, è evidente un disagio per quanto sta accadendo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica