Un centro sportivo per dare una mano ai ragazzi

Un centro polisportivo destinato a chi non saprebbe come fare attività fisica. E poi una palestra nuova di zecca all’interno del carcele minorile Beccaria. Sono il regalo della fondazione Laureus alla città. In particolare a quei ragazzi che, per motivi economici o di isolamento sociale, non potrebbero fare sport.
Il centro, all’interno del Saini di via Corelli, ha cominciato già le sue attività: corsi di rugby, basket, calcio, pallavolo, capoeira e karate destinati a oltre 200 giovani fra 11 e 17 anni. Tutti segnalati dai servizi sociali, dalle case famiglia o dalle scuole. «Anche quest’anno - spiega il presidente della fondazione, Ruggero Magnoni - siamo riusciti a organizzare le lezioni, importanti soprattutto per i ragazzi extracomunitari che incontrano maggiori difficoltà a integrarsi». I migliori potranno tentare la strada dello sport professionista, grazie alla collaborazione di Olimpia Milano, Inter e numerose società di pallavolo. La sfida, a questo punto, è estendere il progetto.
Creare, quindi, un altro centro in zona Ovest per dare la possibilità ad altri 300 ragazzi di dedicarsi alle attività che amano di più. Altro successo della fondazione è stato l’avvio dei lavori di ristrutturazione della palestra del carcere minorile Beccaria. «Una struttura fatiscente - ammette Magnoni - che entro pochi mesi tornerà finalmente di nuovo a disposizione dei giovani detenuti». Inoltre, in circa venti oratori sparsi nella periferia della città è stata avviata la realizzazione di campi di calcio in erba sintetica. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune, in particolare dell’assessore allo Sport e tempo libero Giovanni Terzi.

«Finora la nostra fondazione ha aiutato 750mila ragazzi in tutto il mondo - conclude il presidente -, ma possiamo fare di più. Grazie anche all’appoggio di chi ha fatto o continua a fare la storia dello sport italiano». Qualche nome: Alberto Tomba, Antonio Rossi, Barbara Fusar Poli e Marcel Desally.

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