Daniele Petraroli
Valencia, Olympiakos e Shakhtar Donetsk. Un sorteggio in chiaroscuro per la Roma in Champions League. Se da una parte ci si rallegra di aver evitato i grandi nomi del firmamento europeo (Real Madrid, Barcellona e Manchester United per intendersi), dallaltra bisogna ammettere che si tratta di un girone ostico per gli uomini di Spalletti.
La Roma esordirà allOlimpico il 12 settembre (ritorno il 22 novembre) contro lo Shakhtar Donetsk. I grattacapi maggiori da parte della squadra campione dUcraina vengono dalla panchina. Il ct della squadra ucraina infatti è Mircea Lucescu, profondo conoscitore del calcio italico visto che ha allenato (anche se con scarsi risultati) Pisa, Brescia, Reggiana e Inter. Altro problema quello legato alla forma. Il campionato ucraino è cominciato da oltre un mese mentre quello italiano, se tutto va bene, partirà il 9.
Subito dopo sarà la volta del Valencia (27 settembre al Mestalla, ritorno il 5 dicembre) dellex capitano giallorosso, ora ds in terra iberica, Amedeo Carboni, che ha aggiunto a un organico già interessante due ottimi acquisti come lesterno destro del Betis Joaquin e il bomber dellEmpoli Francesco Tavano. Difficile affrontare anche i campioni di Grecia dellOlympiakos in casa loro (il 18 ottobre per poi giocarci allOlimpico il 31 dello stesso mese). Atmosfera bollente al Rizoupoli di Atene senza dimenticare che gli ellenici hanno sempre ben figurato in Champions League.
Moderatamente soddisfatta dal responso delle urne la dirigenza romanista. «Che sia stato un buon sorteggio ce lo dirà il campo - ha detto il responsabile organizzativo giallorosso Antonio Tempestilli -. Il Valencia è un grande avversario che arriva sempre in fondo a tutte le competizioni. Lucescu poi conosce benissimo il nostro calcio e ha una buona squadra. Mentre dellOlympiakos basta ricordare che negli ultimi anni ha vinto quasi sempre il campionato greco (dal 1997 a oggi ha perso solo lo scudetto 2004 ndr). Ma in fondo quando si giocano queste competizioni tutte le squadre sono difficili».
Più cauto Totti: «Ci sono gironi più facili del nostro. È equilibrato, credo che molto dipenderà da noi». Anche le dichiarazioni di Spalletti (alla sua prima Champions) sono improntate alla prudenza: «Avremo la difficoltà in più di dover affrontare nella prima partita lo Shakhtar che sarà già avanti nella preparazione.
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