Charles e Ray, la coppia che ha disegnato il ’900

È dal 1957 che la Vitra, famosa in tutto il mondo, produce oggetti e arredi di Charles e Ray Eames, la coppia californiana che più di tutte ha influenzato il design del dopoguerra e che nel 1940 ha vinto in primo premio in occasione del concorso Organic Design Competiti, organizzato dal Museum of Modern Art. La Triennale ospita in questi giorni (fino al 28 settembre) la mostra «Eames by Vitra» che consente al pubblico di conoscere l’opera di due grandi artisti straordinari che hanno saputo con un marchio diffondere i loro manufatti in tutto il mondo: «The Eames Design Philosophy». In occasione dell’inaugurazione, Demetrios Eames - nipote di Charles e il direttore dell’Eames Office - insieme a Federica Zanco Fehlbaum, responsabile della Fondazione Barragan e a Fulvio Irace hanno presentato il volume, pubblicato in occasione del centenario della nascita di Charles, I mobili di Charles e Ray Eames (Vitra, pagg. 169, euro 19,90) con una lunga conversazione tra il nipote di Charles, Demetrios, e il presidente di Vitra Rolf Fehlbaum.
L’opera dei due artisti si distingue per la straordinaria qualità e per la molteplicità delle produzioni, basti pensare che a Basilea la Vitra ha organizzato un museo con esposizioni di mobili di grandi firme come Le Corbusier (seduta con tubolare metallico in pelle), Breuer (la Vassilly), Albini (presente con la poltrona Gala in midollino e bambù), Mies Van Der Rohe (con Barcellona), Rietwelt (Red and blue), Munari (lampade componibili), Saarinen (poltrona in pvc), solo per citarne alcuni: museo, fabbriche e edifici per congressi e studi progettati da Tadao Ando, Zaha Hadid, Alvaro Siza, Frank Gehry.
La collaborazione tra i due design è passata alla storia come una delle più fruttuose del secolo e abbraccia un arco temporale di quattro decenni durante i quali la loro eclettica produzione è entrata anche nell’universo cinematografico con film, esposizioni e progetti. Nel 1953, quando Willy Fehlbaum, padre di Rolf, attuale presidente di Vitra, visita gli Stati Uniti, prende contatto con gli Eames, e nel 1957 nasce la Vitra della quale oggi fanno parte anche Lucia, figlia di Charle, e Eames Demetrios, suo nipote.
Tra le opere più famose in mostra alla Triennale: «Lounge Chair» del 1956, «Aluminium Group» del 1958, «Wire Chair DKR» del 1951, «Elliptical Table ETR» del 1951, «Children Chair» del 1945, il famoso attaccapanni «Hang it hall» del 1953 e tante soluzioni per la casa, arredi e oggetti che spesso usiamo e tocchiamo tutti i giorni entrati nell’uso quotidiano.
In collaborazione con la Library of congress, il Museo Vitra ha organizzato un’esposizione monografica su tutta l’opera degli Eames per la felicità degli architetti e gli amanti del buon gusto, dopo un itinerario che in sette anni ha toccato con successo le principali città degli Stati Uniti e dell’Europa. Dopo la Triennale di Milano sarà la volta del Giappone. E per questo non sorprendono i molti tentativi di plagio dei loro progetti di maggior successo.

Eames Demetrios applica una regola molto semplice: «Mi viene chiesto se sia difficile distinguere un prodotto originale Eames da un’imitazione. Non lo è. Basta guardare l’etichetta. In Europa se il prodotto è Vitra è autentico. Se non è Vitra non è Eames».

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