Un pareggio che lascia l'amaro in bocca quello tra Italia e Croazia. Anche se, alla fine, il risultato è giusto per ciò che si è visto in campo. Primo tempo molto buono per gli azzurri. Nella ripresa è venuta fuori (bene) la Croazia, approfittando dell'unica disattenzione difensiva per andare a segno. Ora il cammino dell’Italia è tutto in salita: gli azzurri si portano a quota 2 punti nel girone C mentre i croati vanno in vetta con 4 lunghezze a pari punti con la Spagna, che ha battuto 4-0 l'Irlanda. Vincere l'ultima partita battendo il Trap potrebbe non bastarci. E già ricompare l'incubo "biscotto" del 2004.
Due partite in una
Gli azzurri partono benissimo. Al 3’ pt Balotelli gira di sinistro sul fondo e sfiora la rete. Poco dopo si ripete dalla distanza costringendo Pletikosa alla respinta coi pugni. La Croazia ci mette 20 minuti prima di arrivare al tiro. Clamorosa occasione di Marchisio al 38' pt: ricevuto un bel pallone da Cassano il centrocampista della Juve, a tu per tu con Pletikosa, si fa murare due volte. Ma il gol è nell’aria e arriva un minuto dopo. Calcio di punizione dal limite sinistro dell’area: sul pallone va Pirlo che pennella in modo magistrale e segna. La squadra di Bilic prova a reagire ma non riesce a impensierire gli azzurri. L’Italia soffre ma non rinuncia ad attaccare (gran tiro da fuori di Balotelli al 16’).
Nel secondo tempo si vede una partita completamente diversa. A creare il gioco è la Croazia, l'Italia soffre e si difende. Thiago Motta lascia il posto a Montolivo, poi la solita staffetta Di Natale-Balotelli. Al 27’ st la doccia fredda: lungo cross dalla sinistra di Strinic, Chiellini perde la marcatura di Mandzukic che stoppa e infila Buffon. Montolivo impegna Pletikosa da fuori, entra Giovinco per Cassano ma il risultato non cambia più. Uno stanco Cassano al 38' st viene sostituito da Giovinco.
Prandelli: lotteremo fino alla fine
"Ci siamo, la squadra è viva e lotteremo fino alla fine". Nel commento subito dopo il fischio finale, ai microfoni di Rai Sport, Prandelli finge di essere contento del risultato. "Abbiamo avuto buone opportunità nel primo tempo, potevamo far meglio. Ci manca cattiveria e energia". Poi un'amara considerazione: "Quando si è in vantaggio e giochi bene è chiudere le partita, basta un cross e una deviazione che ti mette in discussione tutto. Devi essere più cattivo e avere più determinazione in zona gol, cattiveria intesa come concentrazione giusta, ma non puoi pensare di creare dieci occasioni a partita".
Pirlo: non ci abbattiamo
"Potevamo chiuderla con un altro gol nel primo tempo: peccato, perchè era una partita da vincere. Ma non ci abbattiamo, abbiamo un’altra gara e proviamo ad andare avanti". Andrea Pirlo ammette l’amarezza per il pari. "Vogliamo crescere e migliorare - dice ai microfoni di Raisport -, non è finita qui: c’è altra partita importante e cercheremo di vincerla".
Buffon: dipende tutto da noi
"La prestazione c’è stata e pure la voglia di vincere. Dipende tutto da noi e la certezza che se dovessimo vincere l’ultima siamo qualificati" commenta a caldo il capitano azzurro Gigi Buffon. "Nel primo tempo si poteva finalizzare di più - ha aggiunto - è anche vero che non giochi da solo, ma contro avversari che hanno qualità. Dispiace aver pareggiato anche perché la fase difensiva è stata ottima". Poi uno sguardo al futuro: "Barzagli sta meglio ed è una ulteriore freccia al nostro arco. La consistenza dipende da come si affrontano e giocano le gare, la squadra c’è e a tratti fa anche un bel calcio, deve solo cercare di essere più cinica".
Stessa formazione titolare
Per giorni è andato avanti con il tormentone: Balotelli o Di Natale? Meglio l'uomo di esperienza che entra e subito segna o il giovane attaccante che fisicamente dà più garanzie ma all'esordio ha deluso parecchio? Prandelli conferma l'undici sceso in campo contro la Spagna e il modulo 3-5-2.
In attacco, dunque, spazio al duo Balotelli-Cassano. De Rossi ancora difensore centrale, accanto a Bonucci e Chiellini. Centrocampo a cinque con Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini esterno di sinistra.
La Spagna schianta l'Irlanda
Dopo appena quattro minuti di gioco l'Irlanda è già sotto: Dunne in tackle ha la meglio su Silva, ma Torres gli ruba palla, si libera e di destro fulmina Given. Al 4' st arriva il raddopio: Iniesta batte a rete, Given respinge, raccoglie il pallone Silva che, dopo aver ingannato ben tre difensori irlandesi, finta e piazza di precisione in rete. Al 25' st le Furie rosse recuperano un pallone a centrocampo: Silva lancia in profondità Torres che si avventa di corsa verso Given e lo trafigge per la terza volta. Ma non è ancora finita: al 37' st Fabregas raccoglie la sfera in area, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si libera con una finta e scaglia in rete di potenza.
L'Irlanda, umiliata dai campioni del mondo (e d'Europa) in carica, fino alla fine viene incitata dai propri tifosi, che intonano cori a squarciagola.
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