Critica pesantemente il presidente Barack Obama e avverte che lAmerica è più vulnerabile con la nuova gestione subentrata alla Casa Bianca. È durissimo lattacco che lex vicepresidente Dick Cheney rivolge a Barack Obama in unintervista a «The Politico» in cui difende le scelte fatte dallamministrazione Bush, soprattutto con la sua regia, a partire da Guantanamo, definito una «struttura di prima qualità e necessaria». Con unamministrazione «più preoccupata dei diritti di un terrorista che di difendere il paese» vi è «unalta probabilità» di catastrofico attentato, nucleare o batteriologico contro gli Stati Uniti, ha detto Cheney.
Proteggere il Paese è «un lavoro difficile, sporco, brutto e cattivo» aggiunge lex vicepresidente che non esita a ricorrere alla retorica da cowboy per cui lo stesso Bush si è scusato prima del termine del suo mandato. «Abbiamo di fronte persone malvage e non vinceremo porgendo laltra guancia - ha poi aggiunto - io sono preoccupato quando vedo delle persone che sono più interessate a leggere i diritti a un terrorista di Al Qaida che a proteggere gli Stati Uniti da persone che sono impegnate a fare di tutto per uccidere americani». Riguardo a possibili catastrofici attentati, Cheney ha usato i toni drammatici ed allarmisti cui lamministrazione Bush ci aveva abituato: «La più grande minaccia è un attacco tipo 11 settembre in cui i terroristi siano armati con qualcosa di più pericoloso di un biglietto aereo e un taglierino, unarma nucleare o biologica che provoca centinaia, forse migliaia di vittime».
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