Chevrolet Cruze Station Wagon un’auto comoda per le famiglie

TaorminaEcco un altro frutto della progressiva integrazione tra i marchi che stanno al di là e al di qua dell’Oceano di quello che, ormai, si può considerare il gruppo Fiat-Chrysler. È la Flavia e, come fa ben intuire la denominazione alla stragrande maggioranza degli automobilisti, si tratta di una Lancia. È la terza dopo Thema e Voyager, ed è estrapolata da un modello prodotto negli Stati Uniti, ma rivisitato per soddisfare a livello d’impatto visivo, equipaggiamento e comportamento su strada le attese degli automobilisti europei. A quelli italiani, come enfatizza la campagna pubblicitaria che ne accompagna il lancio commerciale, la Flavia ammicca presentandosi come ideale compagna per affrontare la «Dolce Vita».
In ogni caso, per richiamare positive emozioni, la Flavia mette in campo la configurazione di carrozzeria che meglio asseconda questi requisiti. Ovvero, quella cabriolet che, in passato, non è mancata nemmeno nello schieramento della progenitrice e in quello dell’intera famiglia Lancia, grazie anche alle seducenti interpretazioni realizzate dai maestri carrozzieri.
Estrapolata dalla Chrysler 200, la Flavia si distingue per alcune personalizzazioni che rendono coerenti aspetto e personalità ai canoni di casa Lancia. Come la calandra che evidenzia lo scudetto di famiglia e la risoluzione della parte posteriore, in cui spicca il raccordo tra i gruppi ottici ottenuto con un gioco di cromature. Nell’ampio abitacolo, che anche posteriormente ospita comodamente i due passeggeri, spiccano invece la selleria rivestita di serie in pelle, l’arredamento disseminato da profili cromati e la specifica console centrale sopra la quale è installato il sistema multimediale d’info-intrattenimento-navigazione, incluso anch’esso nell’equipaggiamento standard. Che è davvero full-optional, tanto da fare lievitare il prezzo di listino - fissato in 37.900 euro - soltanto se si opta per la vernice metallizzata. La dotazione include cerchi in lega da 18”, climatizzatore automatico, antifurto, la selleria anteriore parzialmente regolabile elettricamente oltre che riscaldabile, l’impianto hi-fi Boston Acoustic con hard-disk da 40 Gb in grado di accogliere sino a 6.700 brani musicali - secondo la casa sono sufficienti per ascoltare ininterrottamente musica per due settimane - e, ovviamente, tutto ciò che riguarda la sicurezza attiva e passiva. La capote in tela è ad azionamento elettrico: si apre e si chiude in meno di 30 secondi, a vettura ovviamente ferma. Quando è sollevata non innesca fastidiosi fruscii, mentre quando la stessa copertura è ripiegata, l’attenzione posta nei confronti del comfort alle andature open-air risalta con decisione. E si si viaggia più tranquilli, a velocità turistica per intenderci, per esempio lungo strade suggestive, le stesse che caratterizzano i dintorni di Taormina con vista sull’Etna, dove la Flavia ha mosso i primi passi, tenere la capote abbassata procura un piacere estremo, potendo infatti godere appieno di quanto offre l’ambiente, anche con i cristalli laterali completamente abbassati. Alzandoli, comunque, il gusto di marciare open-air non decade nemmeno alle velocità autostradali, poiché l’abitacolo non è invaso da fastidiosi vortici d’aria. Sull’apprezzabile comfort influisce anche la taratura delle sospensioni, che risulta adeguata anche per l’affidabilità del comportamento.

Non sconfina, inoltre, in territori sportiveggianti, proprio come l’indole del motore di 2.4 litri con 170 cavalli, che si abbina al cambio automatico-sequenziale a 6 marce e premia, soprattutto, la fluidità d’erogazione e l’elasticità.

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