Chi è di scena? L’anno nuovo

Michele La Ginestra e Pino Ammendola scelgono l’ultimo dell’anno per il debutto Tante, comunque, le sale dove si brinda dopo la recita

Auguri e brindisi sui palcoscenici romani. Festeggiare l’anno nuovo a teatro, con spettacolo e champagne, sembra essere diventato una tradizione per pubblico e attori. Pino Ammendola e Michele La Ginestra hanno, addirittura, scelto San Silvestro per la prima di Caporali Coraggiosi... ma non troppo! alla Sala Umberto. La vicenda di due compagni d’arme, pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro, è interrotta dallo squillo di un telefonino, che segna l’inizio della vera pièce, storia di attori - non più personaggi - che non si tollerano. «Per me è il quarto capodanno in scena - dice La Ginestra - lo vivo con orgoglio per aver contribuito a fare dei festeggiamenti a teatro l’abitudine di molti e con l’emozione della prima, che spero sia benaugurale: chi va a teatro il primo dell’anno ci va tutto l’anno». Per uno spettacolo che debutta, uno si chiude: ultima replica il 31 del goldoniano Un curioso accidente con Mario Scaccia e Debora Caprioglio al Valle. «È il primo San Silvestro che passo in scena a Roma - commenta Caprioglio -. Sono curiosa di vedere come sarà il pubblico e felice del risultato già raggiunto: è quasi tutto esaurito. Lavorare il 31 porta bene, infatti, il 2007 per me si apre con una fiction, questa tournée e un’altra pièce».
Appuntamenti «classici» al Puff con Lando Fiorini in Pronto chi spia?, tra canzoni e battute da calciopoli ai recenti fatti di cronaca - cabaret, cena e da mezzanotte discoteca - e al Salone Margherita, dove Oreste Lionello, Martufello, Mario Zamma, Aida Yespica e Emy Bergamo interpretano E io pago! telecom-media all’italiana. Spumante all’Eliseo con Paolo Poli in Sei brillanti, che ripercorre il Novecento sulla «penna» acuta di sei note giornaliste dagli anni Venti agli Ottanta, e al Parioli con Geneticamente mortificato di Rodolfo Laganà, monologhi e canzoni sull’arte di saper ridere di sé. Habitué del Capodanno sul palco Franco Oppini e Nini Salerno al Vittoria in Due scapoli e una bionda. «Il pubblico diventa una famiglia - racconta Oppini - si brinda e si aspetta la mezzanotte insieme, poi si va in giro o di nuovo a lavorare. Mi è capitato di passare da Shakespeare a un concerto rock nella sola nottata». «Per quindici anni ho festeggiato capodanno quattro volte a notte, lavorando con i Gatti di Vicolo Miracoli - ricorda Salerno - è stato leggendario. Lego ancora la festa al teatro: che sia in casa con Laganà, Proietti e altri amici o in scena con la compagnia, l’atmosfera è ugualmente bella». La pièce racconta l’incontro tra due progressisti e una bellezza conservatrice, destinata a accendere rivalità e gelosie, interpretata da Barbara Terrinoni, per la quale «festeggiare in scena è un modo catartico di vivere il teatro». Regista della commedia Alessandro Benvenuti, che è protagonista al teatro della Cometa di Addio Gori, ultimo capitolo della nota epopea familiare. A fine rappresentazione, buffet di «addio» al 2006.
Tutto maschile il brindisi al dei Satiri: Dario Cassini ne Il triangolo nelle Bermuda, prontuario per single, e Walter Nanni in È bravo ma non si applica, storia di un ricercatore alle prese con la fuga dei cervelli, o, forse, «del cervello».
Grandi mattatori di San Silvestro, Enrico Montesano in ...È permesso? al Sistina, «spettacolo non conforme per pubblico politicamente scorretto» e Enrico Brignano all’Olimpico in Brignano con la O, viaggio ironico dell’uomo in cerca della sua identità. Ci si ferma per gli auguri a mezzanotte, «dove siamo siamo», al Teatro Italia, con Gabriele Cirilli in Dona Gabriella e i suoi figli. Brinda pure Silvio Orlando all’Ambra Jovinelli in Questi Fantasmi! di Eduardo De Filippo: per ottenere ospitalità, Pasquale deve sfatare le dicerie sulla presenza di fantasmi in casa, peccato che lo «spettro» sia l’amante della moglie. Champagne per Gianluca Guidi al Brancaccio, in ...e sottolineo se ovvero la resistibile ascesa di Gianluca G, one man show - con orchestra - sulla sua carriera, sin da quando, bimbo, seguiva i genitori. Lotta a colpi di gags tra paziente e psicanalista al Belli per Sto un po’ nervosa con Cristina Aubry, Francesca Bianco, Carlo Emilio Lerici, Margherita Mastrone, e relax - all’apparenza - in Crociera Costa di e con Antonello Costa al de’ Servi. Non solo risate.

Spumante e panettone non mancano al Piccolo Jovinelli per Lo Zì, spettacolo sull’handicap con Mimmo Mancini, diretto da Enrico Maria Lamanna. Per chi ama la musica, brindisi di mezzanotte con balletto e orchestra dell’Armata Russa all’Auditorium Conciliazione e auguri «lirici» con Opera Gran Galà al Teatro Argentina.

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