Il Chievo è in festa per il ritorno in A

La squadra di Iachini pareggia a Grosseto e centra la promozione dopo un solo anno in serie B. Ma per Verona è festa doppia: l'Hellas si salva in C1

Il Chievo è in festa 
per il ritorno in A

Festa doppia, la «piccola» Verona per il ritorno del Chievo in serie A; la «grande» per la salvezza dell'Hellas in C1. Due facce diverse di vivere il calcio scaligero, da una parte con grande serenità e fiducia nell'immediato riscatto, dall'altra con troppa disinvoltura («saremo la Juventus della C1») e gestione disastrosa, tre allenatori e spareggio-salvezza agguantato all'ultima giornata con l'incubo della C2, salvezza che mitiga il rammarico e la rabbia per la caduta verticale di una società di antica gloria e tanti campioni, scudetto compreso.

Al Chievo per la promozione aritmetica occorreva un punto e l'ha conquistato a Grosseto. Ha corso il rischio di trovarsi in svantaggio per due pali colpiti dai toscani, con il gol di Ciaramitaro ha assaporato la vittoria, è stato raggiunto dal rigore di Danilevicius, controllando poi il pareggio con determinazione ed esperienza. Una grande impresa, questa della squadra di Iachini, il ritorno immediato in serie A è riuscito a poche squadre. Impresa progettata con convinzione sin dall'inizio, senza smantellare l'organico, centrando subito risultati importanti, sempre nei primi due posti sino al 29 marzo scorso quando, vincendo in casa dell'Albinoleffe, rimase da sola al comando

Il portiere Squizzi, l'atletico difensore centrale Rickler, gli esperti Mandelli e Malagò, la regia di Italiano e Marcolini, i 22 gol di Pellissier hanno ripagato le attese del presidente Campedelli e il coraggio dell'allenatore Iachini che ha sempre creduto nel tridente d'attacco (Iunco, Obinna, Luciano e Cossato si sono alternati al fianco del cannoniere), modulo cui non ha mai rinunciato, nemmeno quando altri tecnici sarebbero ricorsi ad alchimie difensivistiche per salvare un risultato. La tranquillità gestionale della società ha fatto il resto, e qualcosa di più.

Anche al Verona bastava un pareggio per restare in C1 e pensare a un futuro migliore. Ma sul campo della Pro Patria gli scaligeri hanno intravisto a lungo lo spettro della retrocessione perché, con i bustocchi in vantaggio a parità di risultato, sarebbero stati condannati dalla peggiore classifica. Missioni compiute, si pensi al futuro per rispettare tradizioni sportive di lunga data all'ombra di uno scudetti ormai tanto lontano.

La serie B avrà

domenica un altro verdetto importante. Festa a Bologna o Lecce? Il gol di Fava a Mantova ha mantenuto gli emiliani in vantaggio nella volata per la seconda promozione diretta. Per i play-off Albinoleffe, Brescia e Pisa.

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