Dopo lo stop di ieri continua il dibattito sull'ipotesi di un condono fiscale. Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto torna all'attacco e riapre alla possibilità di prevedere l'intervento. Il messaggio è chiaro: per abbattere il debito, se non fossero sufficienti le misure previste finora, non ci sarebbe nulla di male a prevedere un condono. "Per abbattere il nostro debito, se
serve, si può mettere mano anche al condono edilizio e fiscale. Non credo che l’etica si
misuri su questo ma sulla capacità di trovare risorse per la crescita". Cicchitto, durante il convegno "Verso un nuovo Pdl", in corso a Saint
Vincent, ha spiegato che "il Governo è stato su una linea difensiva che ha consentito di
salvare l’Italia. Adesso è indispensabile una svolta di qualità. Deve fare la riforme
istituzionale, che comprende anche la riforma elettorale, e un’operazione sulla crescita
che porti all’abbattimento del debito". "Tutto questo -ha sottolineato- attraverso una forma di finanza straordinaria, ossia
attraverso una patrimoniale morbida, una riforma sulle pensioni, le dismissioni e, se questo
non bastasse, anche attraverso il condono edilizio e fiscale".
La proposta di un nuovo condono, di qualsiasi tipo sia, non piace invece al ministro dell'economia Giulio Tremonti, che dice il suo no più deciso. In un'intervista al quotidiano Avvenire, Tremonti spiega la sua posizione in merito. Un condono - dice - "vorrebbe dire frenare sul nascere il progetto di contrasto all`evasione fiscale, sarebbe un
togliere forza al nostro vero obiettivo".
Quindi un errore su tutta la linea.
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