Ora che la lotta per la maglia rosa si è finalmente aperta, il Giro 2023 può iniziare a fare sul serio. La seconda cronometro della corsa rosa è di quelle che possono già dare risposte per chi sogna di arrivare a Roma davanti a tutti. Avere una cronometro da 35 chilometri alla fine della prima settimana di corsa può fare tutta la differenza del mondo. Vediamo quindi le insidie del tracciato, chi tra i favoriti arriva in condizioni migliori e dove seguire la nona tappa in diretta sia in televisione che via streaming.
La Savignano sul Rubicone-Cesena
Delle tre cronometro in questo Giro d’Italia questa è allo stesso tempo la più lunga e la più piatta, visto che non fino a Cesena non c’è nemmeno una collinetta. A parte qualche curva da prendere con le molle, le cadute non dovrebbero essere un problema. Con un tracciato del genere, gli specialisti faranno l’impossibile per spingere al massimo, provando a mettere quanti più secondi tra di loro e chi preferisce le salite o tappe più normali. Arrivare bene a Cesena potrebbe avere conseguenze importanti sulla classifica generale.
Se il vento, almeno a sentire le previsioni, non dovrebbe creare grossi problemi, se la pioggia dovesse davvero scatenarsi le cose potrebbero rendersi molto più complicate, costringendo gli specialisti ad alzare il piede dall’acceleratore. Gli esperti dicono che potrebbe piovere nel primo pomeriggio, quando gli uomini di classifica non sono ancora partiti ma, onestamente, un temporale improvviso complicherebbe non poco la situazione. Guadagnare o perdere una decina di secondi potrebbe fare tutta la differenza del mondo.
Evenepoel contro Roglic
Dopo esser stato staccato prima dell’arrivo della tappa di sabato, gli occhi di tutti saranno puntati tutti su come reagirà alla provocazione Remco Evenepoel. Il campione del mondo era andato come un treno nella prima cronometro ed è sicuramente il favorito per la vittoria anche a Cesena. L’abbandono per Covid di Filippo Ganna è un aiutino del quale il belga, francamente, non aveva affatto bisogno. Se dovesse replicare la prestazione al debutto, nessuno sarà in grado di reggere il confronto. D’altro canto, una crisi come quella vista sulla salita dei Cappuccini non succede per caso. Difficile che una botta del genere non lasci strascichi, anche solo dal punto di vista mentale. Sul fatto poi che sia davvero guarito dalle cadute, nessuno può esserne davvero sicuro.
Dando un’occhiata alla classifica generale, il risultato dell’attacco portato da Primos Roglic al campione belga non sembra un granché. Passare da 44 a 30 secondi di ritardo non è certo roba da festeggiare. Dal punto di vista psicologico, invece, la mazzata dello sloveno è di quelle che fanno malissimo. Lo sloveno ha dimostrato che, almeno in salita, ne ha di più del rivale e tutto lascia pensare che stia migliorando in quanto a condizione tappa dopo tappa. Possibile, quindi, che nella cronometro di Cesena faccia meglio del previsto. Non tanto da mettere la ruota davanti ad Evenepoel ma sicuramente potrebbe limitare i danni.
Le possibili sorprese
Con l’uscita di Ganna, lo svizzero Stefan Küng rimane lo specialista migliore rimasto al giro ma questa non è la tappa giusta per mostrare quel che sa fare. In teoria non gli mancherebbe niente per mettere una prova maiuscola ma negli ultimi giorni è sembrato davvero in difficoltà, specialmente nel finale di tappa. Se non dovesse far meglio della prima cronometro, potrebbe finire il Giro senza portare a casa nemmeno una tappa. A parte la vittoria di tappa, il verdetto più interessante potrebbe venire da come si comporteranno i vari candidati ad entrare nella top 10 a Roma. A giudicare da quanto abbiamo visto negli ultimi giorni, sia João Almeida e Tao Geoghegan Hart saranno in grado di fare molto bene sul traguardo di Cesena. Stavolta Geraint Thomas sarà della compagnia, visto che arrivati sugli Appennini è tornato quello di una volta.
Tra i candidati alla generale, gente come Jay Vine e Lennard Kämna potrebbero far bene, ma dipenderà molto dalla giornata. Sulla carta, Andreas Leknessund, visto che è avanti di pochi secondi, dovrebbe perdere la maglia rosa. Occhio, però, che il norvegese a cronometro ha sempre fatto molto bene. Possibile, quindi, che rimanga a distanza di tiro dalla vetta della classifica per qualche altro giorno. Tra gli altri favoriti, molti preferiranno limitare i danni ma, almeno a quanto ci è dato sapere, diversi ciclisti sono andati al risparmio in queste ultime tappe. Gente come Mads Pedersen o Michael Hepburn potrebbero mettere tempi interessanti. Visto quel che ha fatto vedere sabato, non mi sorprenderebbe se Ben Healy dovesse mettere un tempo almeno decente.
Dove seguirla in diretta
Visto che stiamo parlando di una cronometro particolarmente lunga, la nona tappa del Giro d’Italia prenderà il via più tardi del solito, attorno alle 13:10. Visto che, come al solito, sia la Rai che Eurosport trasmetteranno la tappa in maniera integrale, il collegamento dovrebbe iniziare verso le 12:30 su entrambe le emittenti. L’ultimo ciclista dovrebbe tagliare il traguardo alle 17:10, sempre che, ovviamente, non dovesse piovere parecchio, costringendo tutti a rallentare. Come al solito, alle 14 ci sarà il passaggio di canale da Rai Sport HD a Rai 2, al quale dovreste essere tutti abituati.
Se, invece, non vi siete fatti scoraggiare dal maltempo e domenica sarete fuori in giro, nessun problema.
Sia l’app che il sito di RaiPlay trasmetteranno l’intera tappa in streaming. Gli abbonati ad Eurosport potranno scegliere tra Discovery+, GCN+, SkyGo, NOW TV e DAZN per non perdersi nemmeno un minuto di questa fondamentale cronometro. Buon Giro a tutti!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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