Ciclone Mourinho a Madrid Basta critiche. Torno in Italia

Il tecnico portoghese del Real contro i giornalisti: "Non sono un sacco da boxe". Poi minaccia: "Non finirò al Malaga, ma in una big italiana o inglese"

Ciclone Mourinho a Madrid 
Basta critiche. Torno in Italia

Madrid - L'esplosione di Mourinho. Con una squadra in crisi di risultati e le prime critiche pesanti della stampa spagnola ecco puntuale il ciclone della favella dello stratega portoghese abbattersi sul pallone ispanico. Siamo ai livelli della "prostituzione intellettuale" di cui José da Setùbal squassò l'opinione pubblica e i tifosi italiani, teoria a cui fece seguito il gesto delle "manette" mimato in panchina. "Non sono un sacco da boxe" sputa ai periodistas madridisti. "E se il Real mi esonera non faccio come Pellegrini (finito al Malaga, penultimo in Liga, ndr), ma torno in una big in Italia. O in Inghilterra". I nerazzurri, sotto sotto, ci sperano. La Juve potrebbe iniziare ad accendere il mutuo.

La bomba Mou Domani al Bernabeu arriva il Malaga ora allenato dal suo predecessore Manuel Pellegrini. Infastidito dalle critiche che gli sono piovute addosso dopo le sue ultime dichiarazioni di sabato, quando si era lamentato per l’organizzazione dei turni di Liga, se l’è presa prima con un giornalista, poi con Pellegrini e quindi genericamente con i "codardi" che lo colpiscono come un "sacco da boxe". Un cronista gli chiede di che cosa intenda "lamentarsi oggi". Mou risponde piccato. "Quali lamentele? Sei ipocrita? Non dici la verità! Non sono lamentele, è la verità!". Quindi ribadisce "Tu sei un ipocrita!". Poco dopo si scusa: "Non volevo insultarti, e mi scuso". Poi però se la prende con Pellegrini. I giornali spagnoli hanno ricordato negli ultimi giorni che il Real del cileno aveva fatto meglio l’anno scorso in Liga di quello targato Mou quest’anno. "Non conta segnare 500 gol se non sei campione. Io non farò come Pellegrini, perché se mi mandano via dal Real non andrò ad allenare il Malaga. Andrò in una grande italiana o inglese".

Insulti da Barcellona E le ultime lamentele di Mourinho, che dopo essersela presa con gli arbitri, con gli avversari e con chiunque, ha avuto da ridire anche sui calendari che costringerebbero il suo Real Madrid a sforzi sovrumani, non sono passate inosservate in Catalogna, patria dei rivali del Barcellona. Così il conduttore Xavier Sardá, nel corso della trasmissione El Matì de Catalunya Radio, ha detto che il portoghese "interpreta nel migliore dei modi il ruolo di un perfetto coglione". Sardà ha per altro motivato la sua definizione: "Ho parlato con il presidente Florentino Perez, una persona normale, intelligente e colta, che non ha mai citato il tema dei calendari. È evidente che Mourinho se lo è inventato, esclusivamente allo scopo di distogliere l’attenzione da quello che combina in campo la sua squadra.

Lui ha detto che la gente ride alle sue spalle ed è vero perché è incredibile il modo in cui una persona come lui riesca a inventare così tante scuse". Ahi José, non cambi mai. Troppe banderillas per distrarre il toro. Se ne sono accorti anche in Spagna.

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