"La probabilità statistica dell'amore a prima vista”, teen-comedy sognante

La nuova uscita Netflix racconta di due sconosciuti che si innamorano durante un volo aereo ma poi si perdono di vista. Dove si ferma il destino, comincia la volontà

"La probabilità statistica dell'amore a prima vista”, teen-comedy sognante
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La probabilità statistica dell'amore a prima vista, da oggi su Netflix, è una commedia prevedibile ma a suo modo deliziosa. Destinata a un pubblico di young adult, piacerà forse anche a chi abbia voglia di ritrovare un po’ di fiducia nella vita e di riflettere sul suo senso.

Trasposizione dell’omonimo best-seller di Jennifer E. Smith uscito nel 2011, il film ricorda “Serendipity” (2001), il cult romantico diretto da Peter Chelsom con protagonisti Kate Beckinsale e John Cusack. "La probabilità statistica dell'amore a prima vista” è infatti una variazione sul tema degli “incontri del destino”, programmata per commuovere i più sensibili grazie all’inserimento di un elemento, la malattia, che ricorda invece Colpa delle stelle (2014) diretto da Josh Boone e interpretato da Shailene Woodley ed Ansel Elgort.

La storia si svolge in una sola, intensa, giornata e riguarda due ragazzi, un lui e una lei, che si incontrano per caso in aeroporto.

Hadley (Haley Lu Richardson) ha perso per un ritardo di soli quattro minuti il volo New York-Londra che avrebbe dovuto condurla alle seconde nozze del padre. Costretta a prendere il successivo, nell’attesa conosce Oliver (Ben Hardy), ragazzo che le presta il carica-batterie per il cellulare e con cui trova istantanea sintonia. I due, una volta sull’aereo, per un'ulteriore fortunata coincidenza si trovano seduti accanto. Hanno dunque quasi sette ore di volo per conoscersi e innamorarsi. Arrivati a Londra si perdono di vista senza avere modo di rintracciarsi; tutto a causa dell’ennesimo imprevisto, stavolta però sfortunato.

Narrato in terza persona da una figura femminile che fa da anonimo personaggio di contorno in scena e cambia di volta in volta identità, La probabilità statistica dell'amore a prima vista diverte nel mostrare come due sconosciuti, peraltro timidi, si trovino a bruciare le tappe in maniera sui generis: stare seduti accanto in volo li obbliga piacevolmente a cenare insieme, a guardare un film e poi a dormire vicini. La voce fuori campo elenca fin dall’incipit le caratteristiche fondamentali dei protagonisti. Oliver ha 22 anni, studia statistica a Yale e ha paura delle sorprese (amore inaspettato compreso) e dei germi; riconduce tutto a numeri e statistiche per aiutarsi a dare un senso alla vita e al mondo. Hadley invece ha due anni di meno, odia la maionese e gli spazi piccoli. Veniamo poi a conoscenza di diversità di temperamento che rendono lui un precisino e lei una persona perennemente in ritardo.

I due personaggi sono costruiti per apparire ragazzi semplici nel modo di vestire, esemplari nell'educazione e molto dotati quanto a intelletto e sensibilità. Entrambi di buone letture e sani valori, ma anche campioni di piccole goffaggini: giovani, carini e perbene, verrebbe da dire.

Il colpo di fulmine tra loro ha a che vedere con un senso di predestinazione legato al sentirsi a proprio agio e volersi dare da subito reciproco supporto, non con l’attrazione sessuale. In itinere, vedremo come la condivisione di momenti difficili li renderà in poche ore uniti da una complicità preziosa.

Che si chiami destino o probabilità, i due scopriranno di avere la stessa idea di amore vero: "Trovare qualcuno che ti tiene la mano quando la vita diventa dura".

Lungo tutto il film ci sono riferimenti a Shakespeare, dalla celeberrima citazione "Chi mai ha amato che non abbia amato al primo sguardo" ad abiti di una festa a tema, oltre che diverse vibrazioni alla Romeo e Giulietta.

Il messaggio del film è quello di celebrare la vita ogni istante, ricordando che il destino ha il suo peso ma poi dipende da noi, da impegno e volontà. Decisamente cose note, ma che fa sempre bene sentir pronunciare nuovamente.

Simpatiche e al contempo amare le piccole pillole di statistica elargite qua e là, come "la probabilità di fallimento di una relazione a

distanza è del 56%", oppure "circa il 17,6% delle persone si allontana dall’amore della propria vita".

Una commedia come tante ma capace di regalare leggerezza e qualche buon consiglio.

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