Cisl e Uil annunciano lo stop: "Lunedì protesta di 2 ore" E la Cgil: 4 ore di sciopero

I sindacati sul piede di guerra. Angeletti, Bonanni e Camusso in piazza lunedì. Landini: "Sciopero di 8 ore il 16 dicembre"

Cisl e Uil annunciano lo stop: "Lunedì protesta di 2 ore" E la Cgil: 4 ore di sciopero

La manovra Monti è stata delineata, ma i sindacati sono già sul piede di guerra. Maurizio Landini, segretario Fiom, sta pensando di raddoppiare lo sciopero di 4 ore già previsto dal sindacato il 16 dicembre per protestare contro Fiat e portarlo a 8 ore. "È una manovra che colpisce pesantemente i lavoratori. Questa idea di dire che la pensione di anzianità è un privilegio io la trovo una follia", ha detto Landini augurandosi che il governo non decida di far approvare il pacchetto tramite la fiducia al decreto: "Sarebbe un atto contro la democrazia".

La Cgil del resto, come aveva già annunciato ieri, non ha nessuna intenzione di gettare la spugna: "Bisogna continuare ad insistere sui contenuti specifici della manovra per ottenere le modifiche che riteniamo ancora necessarie", si legge oggi in un comunicato. Il sindacato si prende anche il merito di aver impedito al governo di aumentare l'Irpef, di aver ottenuto "un primo, ma ancora troppo parziale, risultato sul blocco dell’indicizzazione delle pensioni".

E infatti, il sindacato di Susanna Camusso ha proclamato per lunedì 12 dicembre quattro ore di sciopero con manifestazioni in concomitanza con l’avvio del percorso in aula alla Camera. "La manovra proposta dal Governo", afferma la confederazione di Corso Italia in una nota, "contiene poche novità positive (sulla crescita e sulle infrastrutture) e molte parti gravi che non la configurano come una manovra equa, ma che carica su lavoratori e pensionati (già colpiti dalle precedenti manovre) un carico pesantissimo".

Per la Cgil, "la non indicizzazione per le pensioni basse è una tassa sulla povertà, l’anzianità 40 anni diventa impraticabile e provoca gli effetti di sottrazione di un diritto e di destabilizzazione del mercato del lavoro e per restare ai temi centrali la somma di Imu, Iva e addizionali Irpef Regioni e Comuni più accise spostano sui soliti noti gran parte delle entrate per tassazione".

Sulle barricate salgono anche Uil e Cisl che annunciano una prima protesta di 2 ore per lunedì 12. Luigi Angeletti sostiene che "la manovra economica rischia di produrre una spintarella verso la recessione". "Più aumenta il livello di tassazione", spiega, più si produce una riduzione della quantità dei consumi. L'aumento dell'iva di due punti potrebbe avere effetti molto negativi". Angeletti assicura che in giornata la Uil "valuterà le azioni da prendere per cambiare il provvedimento, soprattutto sul terreno fiscale e per correggere le storture sul sistema previdenziale". Il fisco resta il nodo, "la vera sfortuna del nostro Paese": "Il sistema fiscale deve incentivare la produzione, deve fare in modo che il Paese abbia un mercato interno perchè non si può vivere di esportazioni, che devono coprire una parte della richiesta. Tutte le politiche che riducono la crescita a lungo andare sono micidiali".

Il segretario Cisl, Raffaele Bonanni, ha intanto precisato che "nei
prossimi giorni avremmo incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il Parlamento deve garantire una discussione equilibrata
". Bonanni poi ha spiegato le ragioni della sua protesta: "Siamo molto preoccupati sono misure drastiche, pesanti e ingestibili, senza equilibrio", la manovra è "a senso unico: a pagare sono i lavoratori, già in difficoltà". A preoccupare il segretario Cisl c'è anche il fatto che "per la prima volta" si escludono le parti sociali procedendo "senza trattativa, senza confronto serrato, senza concertazione.

Posizione molto bizzarra che non trova alcun precedente in Italia e per la verità neppure in Europa". I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil si incontreranno mercoledì 7 dicembre per fare il punto sulla manovra.

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