Badanti e colf, agevolazioni in vista. Assegno unico: novità per gli orfani

Il governo ha previsto un disegno di legge per andare incontro alle spese su badanti e colf ma anche aumenti sull'assegno unico per gli orfani: ecco le novità in arrivo

Badanti e colf, agevolazioni in vista. Assegno unico: novità per gli orfani

Il salasso sui lavoratori domestici (badanti e colf) ha toccato il suo apice con un esborso medio aggiuntivo per famiglia intorno a 100-150 euro al mese, ossia fino a 1.800 euro l'anno, cifra che la maggior parte dei nuclei familiari non può più permettersi. Per questa ragione il governo ha messo mano alla problematica con un Decreto Lavoro che contiene importanti sgravi fiscali che andranno a ridimensionare in maniera importante i costi per i datori di lavoro. In arrivo, poi, anche novità sull'assegno unico per gli orfani.

Quali saranno le agevolazioni

Secondo le prime indiscrezioni, si potranno detrarre dall'Irpef dei contribuenti il doppio delle somme fino a oggi consentite: da 1.500 euro si passerà a tremila euro già dal 2023 secondo la bozza contenuta nell'articolo 39. Come abbiamo visto sul Giornale.it, gli aumenti di stipendio a inizio anno avevano toccato il 9,2% sui salari minimi e l'11,5% in più su divitto e alloggio a causa dell'inflazione. Il risultato è che il 60% delle famiglie italiane non si è più potuto permettere la badante per il proprio familiare o la colf per le faccende domestiche con notevoli disagi soprattutto per gli anziani e i nuclei che hanno maggiore bisogno di queste figure. Con la deducibilità fiscale si potrà contrastare questo fenomeno assieme ai lavoratori pagati in nero (il 52,3%) che superano quelli con regolare contratto.

Cosa cambia sull'assegno unico

Le novità riguarderanno anche l'assegno unico per i figli orfani: IlMessaggero anticipa che sulla bozza del dl Lavoro è prevista una maggiorazione di 30 euro ma soltanto per i figli i cui genitori possiedano entrambi redditi lavorativi, situazione identica anche per gli orfani minorenni che hanno soltanto un genitore che lavora. L'attuale norma prevede che l'aumento sia a favore di ogni minore con padre e madre lavoratori con un Isee che non può superare 15mila euro ma diminuisce all'aumento della situazione economica equivalente diventando nulla raggiunti i 40mila euro annui.

Le spese sostenute

Il quotidiano ricorda che della misura hanno usufruito fino a oggi un numero complessivo di circa 80mila minorenni con un solo genitore perché l'altro deceduto con una spesa complessiva di più di 15 miliardi di euro nel periodo compreso tra il marzo dello scorso anno e il mese di febbraio 2023. Sono i numeri sviscerati dall'Osservatorio Inps sull'assegno unico che ha decifrato, mese per mese, gli stipendi erogati.

L'inflazione fa sì che anche questa misura segua un naturale aumento con gli importi medi mensili passati da 146 euro nell'anno passato agli attuali 165 euro: ogni somma di denaro varia in base al numero dei figli: da poco meno di 150 euro lo scorso anno con i nuclei con figli unici a 1.816 euro per le famiglie che ne hanno almeno sei.

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