Irpef, previsti tagli per il ceto medio

Per il Ministro Giorgetti la priorità nell'uso delle risorse pubbliche sarà il supporto ai redditi bassi

Irpef, previsti tagli per il ceto medio
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L'Irpef potrebbe subire una riduzione, ma per il ceto medio. Si tratta dell'obiettivo più volte comunicato dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. Il numero due del Tesoro ha infatto spiegato che ora si vuole "proseguire sulla strada della rivisitazione delle aliquote Irpef", confermando le misure per i redditi bassi e "intervenendo a favore del ceto medio". Leo ha sottolineato ai microfoni di Sky Tg24 che la misura si focalizzerà specialemnte sui redditi nella fascia 50mila-60mila euro. Ecco cosa potrebbe cambiare.

Le possibili novità

I cambiamenti riguardo all'Irpef potrebbero essere diversi. Bisogna fare una premessa: si tratta di un'imposta diretta e di un tributo progressivo che cambia quindi in base al reddito imponibile, inoltre dovrebbe rimanere il sistema dei tre scaglioni. Il viceministro Leo ha affermato: "Stiamo lavorando per mantenere le tre aliquote, quindi per favorire i redditi medio-bassi, e poi vedremo il risultato che avremo dal concordato preventivo biennale". L'accordo tra Agenzia delle entrate e Partite Iva prevede, secondo i dati a disposizione delle Entrate, un concordato sul reddito dichiarato e le imposte dovute per due anni. Si tratta di una novità che è stata oggetto di discussioni importanti, addirittura i sindacati l'hanno definita un "condono" tramite il quale l'esecutivo vuole recuperare parzialmente l'evasione. Ricordiamo che attualmente governo Meloni sta lavorando su una riforma dell'Irpef. L'ultimo aggiornamento ha unito i primi due scaglioni dell'Irpef in uno solo creando un sistema con tre aliquote: fino a 28.000€ aliquota fiscale del 23%; da 28.000 a 50.000€ aliquota fiscale del 35%; oltre i 50.000€ aliquota fiscale del 43%

Le risorse

Il taglio dell'aliquota del 43% varierà in base al recupero fiscale. Si stima che le Partite Iva evadano circa 31 miliardi, ma secondo il viceministro Leo, l'obiettivo è sostenere il ceto medio, poiché chi ha un reddito tra i 50.000 e i 60.000 euro non può essere considerato un super ricco.

Il Ministro dell'Economia Giorgetti conferma questa strategia, sottolineando che la priorità nell'uso delle risorse pubbliche sarà il supporto ai redditi bassi. Durante un videocollegamento con l'assemblea generale di Centromarca, Giorgetti ha dichiarato che questo intervento è necessario per ragioni di equità e per i benefici positivi che potrà avere sulla domanda interna.

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