Rata del muto: quante volte si può sospendere. Le nuove regole

Congelare temporaneamente le rate del mutuo costituisce un’opportunità importante per quanti si trovino in difficoltà economiche. È importante però capire se e quando conviene realmente

Rata del muto: quante volte si può sospendere. Le nuove regole

Attualmente, chi fosse titolare di un mutuo e si trovasse in temporanea difficoltà con il pagamento delle rate, può ricorrere alla sospensione, cioè il congelamento del pagamento delle rate, seppure per un periodo definito, che si ottiene tramite l’attivazione di un fondo statale. Ma vediamo nel dettaglio come funziona la procedura, quando può risultare conveniente e i termini per poterne usufruire.

In caso di difficoltà

La sospensione delle rate del mutuo è uno strumento con cui il legislatore ha voluto aiutare le famiglie in condizioni di improvvise difficoltà economiche. La richiesta di sospensione può essere effettuata da quanti non riescano a far fronte al pagamento delle rate del mutuo, a causa dell’aumento dei tassi di interesse, che incide in particolare sui mutui a tasso variabile, o in caso di licenziamento o invalidità. Per offrire sostegno in questi momenti, esiste il Fondo di Solidarietà per i mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa.

Introdotto dalla Finanziaria nel 2007 e esteso durante la pandemia con misure straordinarie, questo fondo statale consente di richiedere la sospensione temporanea del pagamento del mutuo fino al 31 dicembre 2023. È importante però sottolineare che la sospensione delle rate non cancella il debito, ma posticipa il periodo di rimborso, con conseguente allungamento dei tempi di estinzione del mutuo. Durante il periodo di sospensione, solo il 50% degli interessi che si accumulano è coperto dal Fondo, mentre l’altra metà resta a carico del mutuatario.

Come funziona la sospensione del mutuo e chi può beneficiarne

Con la sospensione del mutuo è possibile interrompere il pagamento della rata comprensiva di una quota capitale, più il 50% degli interessi. Gli interessi che maturano durante il periodo di sospensione verranno calcolati solo sulla parte capitale residua del mutuo e si aggiungeranno al totale complessivo da pagare, senza generare interessi su altri interessi. Il piano di ammortamento subirà quindi un allungamento corrispondente al periodo di sospensione. Il tempo di sospensione del pagamento delle rate consentito va dai 6 ai 18 mesi totali, utilizzabile anche in più periodi. I mutui devono essere però in ammortamento da almeno un anno.

I soggetti che hanno diritto ad accedere all’agevolazione attraverso il ricorso al Fondo di sospensione mutui, sono persone fisiche o cooperative per le quali uno degli eventi indicati di seguito sia intervenuto successivamente alla data di stipula del mutuo e si sia verificato nei tre anni antecedenti alla richiesta di ammissione al beneficio:

cessazione del rapporto di lavoro (subordinato a tempo determinato o indeterminato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia) con stato di disoccupazione;

sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni;

riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;

calo del fatturato per lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprenditori individuali e soggetti di cui all’articolo 2083 del Codice civile, superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019 e nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020 e precedente la domanda, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall'autorità competente per l'emergenza coronavirus;

morte, riconoscimento di handicap grave o invalidità civile fino all’80%.

La sospensione del mutuo viene concessa anche per mutui ipotecari a soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa. Gli eventi che costituiscono il presupposto necessario per la richiesta devono essere avvenuti entro i 3 anni precedenti alla presentazione della domanda.

Le novità

Con la legge 197 del 29 dicembre 2022 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 l’accesso all’agevolazione per alcune categorie ammesse durante il Covid, tra cui autonomi, liberi professionisti, cooperative edilizie a proprietà indivisa, con un allargamento delle categorie di beneficiari. La misura ha introdotto anche alcune novità sull’ammissione al Fondo, per cui non è più obbligatoria la presentazione dell’Isee, sono ammessi i mutui di importo fino a 400.000 euro (anziché 250.000), possono accedere alla sospensione anche i mutui già ammessi alla garanzia del Fondo “Prima Casa”; non si tiene inoltre conto delle sospensioni già concesse su mutui per i quali, alla presentazione dell’istanza, sia ripreso per almeno tre mesi l’ammortamento regolare delle rate del mutuo.

Sospensione: quante volte è possibile chiederla

La sospensione delle rate per il mutuo prima casa si può chiedere più volte, ma solo se la sospensione riguarda l’ipotesi di sospensione o riduzione del lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi. Diversamente, sarà possibile richiederla per non più di due volte. A specificarlo è Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici). Consap inoltre sottolinea che l’essere in ritardo con il pagamento delle rate non blocca l’accesso alla procedura di sospensione: “Il richiedente può presentare richiesta anche in presenza di rate scadute e non pagate entro il 90° giorno”, spiegano dall’ente, aggiungendo: “le quali saranno incluse nel periodo di sospensione. Dal momento della sospensione su tali rate non maturano interessi di mora”. Inoltre, “…al termine della sospensione, il pagamento delle rate riprende secondo gli importi e con la periodicità originariamente previsti dal contratto”, a meno che la banca e il mutuatario si accordino diversamente rinegoziando, interamente o parzialmente, le condizioni del contratto di mutuo.

Come effettuare la richiesta

La domanda di sospensione le rate del mutuo va presentata alla banca presso la quale è in corso il pagamento delle rate, completa della documentazione che attesti la condizione sopraggiunta fra quelle descritte, e del modulo Consap. Acquisita la documentazione, la banca invia telematicamente entro 10 giorni la domanda a Consap, che entro 15 giorni rilascia il nullaosta alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo. Entro i successivi 5 giorni dal ricevimento della risposta del Gestore, il beneficiario riceve comunicazione della sospensione dell’ammortamento del mutuo.

Attenzione: la sospensione del mutuo non comporta alcuna spesa per il beneficiario, né richiede garanzie aggiuntive.

Sospensione della rata: quando conviene

La sospensione della rata del mutuo rappresenta un’opportunità per chi si trova in difficoltà economiche, ma non è sempre la soluzione più indicata. Esaminiamone vantaggi e svantaggi.

Vantaggi: sospendere le rate del mutuo per un certo periodo di tempo permette di destinare le risorse economiche ad altre spese urgenti e inderogabili. Questa opzione può essere utile in caso di difficoltà finanziarie temporanee, come la perdita del lavoro o spese mediche impreviste.

Svantaggi: la sospensione delle rate comporta lo slittamento del piano di ammortamento e l’allungamento della durata del mutuo, con conseguente aumento degli interessi complessivi da corrispondere all’istituto di credito.

La sospensione delle rate può risultare utile se si prevede di poter riprendere i pagamenti entro qualche mese, permettendo di superare una temporanea difficoltà economica senza intaccare il capitale. Per mutui a tasso variabile, la sospensione consente inoltre di aspettare un possibile ribasso dei tassi, prima di riprendere l’ammortamento.

Per

valutare la convenienza della sospensione delle rate di un mutuo bisogna quindi considerare la propria condizione economica, il tipo di mutuo e il possibile impatto in termini di costi e durata complessiva.

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