Una nuova truffa legata agli investimenti in criptovalute sta facendo emergere una rete criminale internazionale che ha raggirato numerosi risparmiatori italiani, facendo sparire centinaia di migliaia di euro. L’indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, ha messo in luce le operazioni di una banda criminale con ramificazioni in Albania, Romania e in altri paesi europei. Al momento, sono nove gli indagati e sette i casi denunciati, ma l’inchiesta potrebbe estendersi in quanto potrebbero emergere altre segnalazioni da parte di vittime in altre città italiane, come Pordenone e Ravenna. La complessità dell’organizzazione e l'uso di metodi sofisticati rendono questa truffa una delle più pericolose nel panorama delle frodi legate alle criptovalute.
Come funziona la truffa
La truffa messa in atto dall’organizzazione criminale si basa su un sistema ben strutturato, che ha utilizzato un call center per entrare in contatto con le vittime. I truffatori, che si presentavano come esperti finanziari, proponevano investimenti in criptovalute, promettendo guadagni rapidi e cospicui. La promessa di guadagni facili e senza rischi era il punto di forza della truffa, tanto che molti risparmiatori, attratti dalle potenzialità offerte dalle criptovalute, hanno deciso di affidarsi a questi sedicenti esperti. In realtà, non esisteva alcun investimento vero e proprio. I soldi venivano trasferiti dalle vittime, ma non c’era alcun ritorno.
Gli stratagemmi
Per rendere la truffa ancora più credibile, i truffatori facevano leva su una serie di stratagemmi psicologici. Ad esempio, sostenevano di avere problemi bancari e, per "sbloccare" gli investimenti, chiedevano alle vittime di trasferire i propri fondi su conti esteri, come quelli a Malta. In cambio, veniva richiesto ulteriore denaro per completare l'operazione. Oltre alla parte telefonica, l’organizzazione aveva creato una piattaforma online e una app che sembravano ufficiali e sicure. Questo ha permesso ai truffatori di gestire i fondi trasferiti dalle vittime attraverso una piattaforma fittizia, che simulava l’acquisto di criptovalute e il monitoraggio dei presunti investimenti.
La banda, composta da persone insospettabili, ha dimostrato una notevole abilità nell'organizzare e nascondere le tracce dei suoi raggiri. Non solo si è avvalsa di esperti informatici per creare la piattaforma fraudolenta, ma ha anche gestito con grande attenzione l’aspetto psicologico, facendo leva sulla fiducia e sull’ignoranza finanziaria delle vittime. La rete di connivenze internazionali ha permesso ai truffatori di spostare i fondi in paesi con normative più permissive, rendendo più difficile tracciare i movimenti di denaro.
Come difendersi
Per proteggersi da truffe come quella delle criptovalute, è fondamentale essere consapevoli dei rischi legati agli investimenti online, soprattutto quando si tratta di criptovalute, che sono ancora un terreno fertile per attività fraudolente. Il primo passo per evitare di cadere vittima di truffe simili è quello di essere molto cauti davanti a offerte di guadagni facili e veloci. Nessun investimento legittimo può garantire rendimenti elevati senza rischi, quindi è importante diffidare da chi propone guadagni senza incertezze. Inoltre, quando si ricevono proposte di investimento da numeri sconosciuti o piattaforme non verificate, è essenziale fare delle ricerche per verificare la loro affidabilità. Verificare che una piattaforma sia registrata e che operi nel rispetto delle normative locali è un passo fondamentale. Le truffe di questo tipo, infatti, spesso coinvolgono entità che operano senza licenza o senza una regolamentazione adeguata. È altrettanto importante non inviare mai denaro a conti bancari esteri senza avere prove concrete della legittimità dell'operazione. In particolare, le richieste di trasferire fondi su conti in paesi come Malta o in altre giurisdizioni che non hanno stretti controlli bancari devono destare sospetti.
Attenzione alle app e ai siti web
Un altro aspetto fondamentale riguarda l'uso di applicazioni e siti web. Le truffe spesso utilizzano piattaforme online false che imitano quelle legittime. Prima di effettuare qualsiasi tipo di transazione o fornire dati personali, è necessario accertarsi che il sito web o l’applicazione siano sicuri e che utilizzino protocolli di sicurezza adeguati, come la crittografia dei dati. La presenza di errori grammaticali, indirizzi web non sicuri o richieste di denaro sospette sono tutti segnali da non sottovalutare.
In caso di dubbi, il consiglio è di rivolgersi alle autorità competenti, come la Polizia Postale, che possono offrire supporto e verificare la veridicità dell’offerta. Infine, se si è già stati coinvolti in una truffa, è importante denunciare il fatto tempestivamente per cercare di recuperare i fondi e contribuire a fermare l’attività criminale.
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