Claus Peter Flor sul podio della Verdi

All’Auditorium il maestro da domani (per tre sere) dirige l’orchestra nel concerto numero 2 e la sinfonia numero 5 di Dmitrij Sostakovich

Triplo appuntamento con la grande musica all’Auditorium domani, venerdì e domenica per il ciclo di concerti dell’Orchestra Verdi. Sul palco la possente tastiera di Yefim Bronfman in una delle composizioni più significative di Dmitrij Sostakovic: il Concerto numero 2 in Sol minore per pianoforte e orchestra opera 16 mentre sul podio si alza possente la bacchetta di Claud Peter Flor che, inoltre, proporrà la Sinfonia n. 5 in Re minore op. 47 di Dmitrij Šostakovic, autore con cui la Verdi ha un legame particolare consolidatosi con la registrazione dell’integrale delle Sinfonie.
Scritto tra il 1912 e il 1913, il Concerto n. 2 in Sol minore per pianoforte e orchestra op. 16 di Sergej Prokof’ev fu riveduto e ampliato nel 1923. Venne eseguito la prima volta nella sua seconda versione, quella più corrente, a Parigi nel 1924 con l’autore come solista. Suscitò inizialmente una certa perplessità, a causa del linguaggio ironico e aggressivo. L’aspetto costruttivo, curato ed espressivo, raggiunge il suo apice nel Finale dove il solista si esibisce in brillanti passi d’ottava e in salti d’ampi intervalli.
La Sinfonia n. 5 in Re minore op. 47 è di gran lunga la più eseguita, conosciuta e amata delle quindici Sinfonie di Dmitrij Šostakovic. Ben nota ne è anche la genesi: reduce dalla solenne stroncatura dell’opera Una Lady Macbeth del distretto di Mtzensk (1934), il musicista sovietico decise di ritirare l’ardua e audace Sinfonia n. 4 (1936), che pure era in procinto di essere eseguita, per dedicarsi alla «Risposta di un artista sovietico ad una giusta critica» – tale è l’ironico sottotitolo della Quinta -, ovvero ad un’opera più semplice, accessibile, tradizionale e ottimistica, la Sinfonia n. 5. Venne eseguita la prima volta a Leningrado, il 21 ottobre 1937, dall’Orchestra Filarmonica di Leningrado diretta da Evgenij Mravinskij.
Claus Peter Flor è direttore principale ospite della Verdi dal 2003 e recentemente ha rinnovato il suo contratto come Direttore Principale Ospite della Dallas Symphony Orchestra fino al 2007. È nato a Lipsia nel 1953, ha studiato a Weimar con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. A 31 anni è stato nominato Direttore Musicale dei Berliner Symphoniker, e ha diretto le principali orchestre della Germania come il Gewandhausorchester di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda.
Yefim Bronfman è considerato uno dei maggiori virtuosi di pianoforte dei nostri giorni: ha suonato con le formazioni orchestrali più importanti, dai Berliner Philharmoniker alla New York Philharmonic, Dresden Staatskapelle, Israel Philharmonic Orchestra, London Philharmonic e Royal Concertgebouw.
Durante la stagione 2006/07 Bronfman ha eseguito insieme a Emanuel Ax per il Gala d’apertura della New York Philharmonic il Concerto per due pianoforti di Mozart, sotto la direzione di Lorin Maazel.

Nell’inverno 2007 ha suonato in prima mondiale il Concerto per pianoforte scritto per lui da Esa-Pekka Salonen e commissionato dalla New York Philharmonic e ha partecipato alle celebrazioni del 70° anniversario della Israel Philharmonic con concerti diretti da Zubin Mehta e Valery Gergiev. Con Truls Mørk e Gil Shaham farà un tour negli Stati Uniti con concerto finale alla Carnegie Hall.

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