Viaggi del Ventaglio è ufficialmente fallita, ma non per la Rete: il sito, rutilante di panorami esotici in technicolor, continua a promettere «viaggi e soggiorni esclusivi». Ma a chi vuole prenotare, appare la scritta «fuori servizio per manutenzione». Un eufemismo per mascherare il crac del gruppo, precipitato in un buco da 200 milioni: e i consumatori vanno all’attacco. È «indispensabile - sostiene il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti - la pubblicazione di un avviso circa l’attuale stato del gruppo», specificando esplicitamente «che non è possibile acquistare pacchetti viaggio con tale tour operator nè sul sito nè in agenzia».
E il Codacons, con un esposto presentato alle procure della repubblica di Roma e Milano, chiede di indagare in merito alla vicenda e di accertare le responsabilità e gli eventuali profili penali connessi, come quello di concorso in truffa aggravata. «La magistratura dovrà verificare le responsabilità di quei soggetti che, pur essendo a conoscenza della situazione a dir poco critica, hanno consentito la vendita di vacanze “bufala“ a migliaia di ignari cittadini, soggetti che devono essere puniti col carcere», afferma senza mezzi termini il presidente Carlo Rienzi.
Ma la sua richiesta è solo l’ultima di una serie: sono già centinaia, infatti, le denunce arrivate alla Procura di Milano da parte di piccoli creditori che si erano rivolti alla società turistica e che poi hanno visto annullare il proprio viaggio a causa della difficile situazione finanziaria in cui versa il gruppo. Che, ribadisce la Consob, era dal 2005 nella cosiddetta «black list», circostanza che è di per sè un campanello di allarme per investitori e risparmiatori.
Per il momento, comunque, la situazione è ancora in una fase interlocutoria: il pm Luigi Orsi sta ancora analizzando le carte per valutare se ci sono ipotesi di reato e non ha aperto una inchiesta.
E oggi si riunirà per la prima volta il comitato dei curatori fallimentari, formato dai commercialisti Giuseppe Verna - che in qualità di commissario giudiziale ha bocciato, il 29 giugno, il concordato preventivo presentato dai legali della società turistica, in quanto contrario all’interesse dei creditori - e Vito Potenza, insieme all’avvocato Alberto Redeghieri Baroni.
Intanto, si torna a parlare di fondo di garanzia a favore dei turisti vittime di disservizi. A proporlo è il segretario nazionale dell’Adiconsum, Pietro Giordano: deve essere «gestito pariteticamente dall’Antitrust, dalle associazioni dei consumatori e delle aziende del settore, e alimentato dalle multe comminate dall’Autorità alle agenzie di viaggio e ai tour operator scorretti».
Dal canto suo, la Regione Sardegna, attraverso la Sfirs, che ha la gestione del Fondo di Garanzia istituito nell’ultima finanziaria, si è detta pronta ad intervenire per fronteggiare le difficoltà delle aziende turistiche sarde coinvolte nel crac dei Viaggi del Ventaglio.
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