Collina in tv è da espulsione La Canalis da ammonizione

L’ex arbitro parla e non dice mai nulla. Fosse stato così in campo, più che cartellini avrebbe distribuito cioccolatini

Ecco le pagelle, semiserie beninteso, di un anno di calcio in tv. I voti, ancora meno seri, si riferiscono ai personaggi più che ai programmi.
Federica Fontana. Bionda e sorridente prezzemolina, prelevata da Guida al campionato, quindi fedelissima di Italia 1, viene esibita sul divano del serale Controcampo - Diritto di replica. Qui può esprimersi al meglio, specialmente quando la minigonna tende a raggiungere la collana. Alberto Brandi conduce con brio il programma, attorniato anche da qualche opinionista promosso dalle reti minori, presi tra quelli che nella stagione precedente hanno sbagliato meno congiuntivi. Purtroppo non viene mai retrocesso nessuno. Voto: 6
Teo Teocoli. Prestigioso comico chiamato a ravvivare la raggrinzita Domenica Sportiva di Raidue. Impresa di sesto grado anche per il Walter Bonatti della risata. Tanto più che a fargli il controcanto ci sono Tombolini, Collovati, Dossena e Tardelli. Come se la spalla di Ronaldinho fosse Zampagna. Il suo avversario (in)diretto è l’Enrico Bertolino di Controcampo - Ultimo minuto, umorista più raffinato, ma anche più ermetico. Che da incattivito tifoso interista freme per non restituire in un colpo solo vent’anni di sfottò. Voto: 8 (a Teocoli)
Elisabetta Canalis. Da quando è diventata attrice (Natale a New York), ha accorciato le presenze e allungato gli abiti. Nel maschilista Controcampo - Ultimo minuto di Italia 1 tiene gagliardamente testa a Giampiero Mughini, ancora furente per il diluvio di Perugia che un millennio fa costò lo scudetto alla sua Juve. La trasmissione fila via bene, anche se resta da capire la ragione per cui l’imbonitor cortese Sandro Piccinini introduca i soliti noti con un abuso di decibel che sarebbero sprecati per Brad Pitt o George Clooney. Voto: 6/7
Maurizio Mosca. Inesauribile presenzialista, si materializza anche su Italia 1 la domenica all’ora di pranzo (Guida al campionato). A dir poco esplosivo nelle bombe di mercato dimostra il coraggio di un kamikaze mentre immerso nel pentolone manda Rooney al Milan e Henry all’Inter. Da ovazione il pendolino sul match del giorno, appuntamento fisso per gli scommettitori che così hanno un risultato da escludere ad occhi chiusi. Giù il cappello di fronte al più grande umorista (intenzionale, tra mille involontari) della tv. Voto: 9
Fabio Ravezzani. Elegante e forbito conduttore di Qui studio a voi stadio (Telelombardia e Antenna 3 per il Nord), uno dei troppi programmi dove si blatera senza soste (natalizie o estive) di calcio. Per tener viva l’attenzione di chi è troppo snob per abbonarsi a Sky o troppo pigro per andare allo stadio ha inventato un facsimile della battaglia navale. Con autoadesivi rosso e blu simula alla lavagna le azioni principali delle partite in corso. Purché di Inter, Milan e Juve. La Reggina? Il Parma? Mai sentite nominare. Voto: 6
Antonella Mosetti. Vistosa, silente leader delle sculettanti schedine di Quelli che il calcio di Raidue. Show che col football ha poco da spartire, come confermano i deliranti sms in sovrimpressione. Peggio per chi s’illude di conoscere i risultati prima di notte, meglio per chi vuol sapere tutto sull’ultimo flirt di una vippina reduce dalla patetica Isola dei famosi. Eppure Simona Assolutamente Ventura osa sfidare (con classe) la Lega (calcio): «Nonostante non abbiamo i diritti, noi facciamo sempre la nostra porca figura». Voto: 5
Pierluigi Collina. Fiore all’occhiello di Sky Calcio Show. Ovvero due labbra e una lingua rubate alla politica. Nemmeno un ministro di Prodi è in grado di parlare tanto senza dire niente. Se sul campo avesse usato la stessa cautela, al posto dei cartellini avrebbe estratto solo Baci Perugina. Per fortuna diventerà designatore degli arbitri, togliendo il disturbo. L’ideale sarebbe che al suo fianco fosse chiamato l’ex collega Graziano Cesari. Così finalmente tacerebbe uno dei più invadenti alfieri del calcio parlato. Anzi, mitragliato. Voto: 4
Paola Ferrari. Garbata, sempreverde conduttrice di Martedì Champions, elefantiaca trasmissione di Raidue in onda nelle settimane di coppe europee. Con gli identici, molesti opinionisti della Domenica Sportiva. Spocchiosi i commenti, interminabili le interviste. Da far venire il mal di testa a Robespierre. Perché non prendere esempio dal Mercoledì da Campioni di Raiuno con il sobrio Marco Civoli che dura 35 minuti anziché due ore? P.S. Seedorf è olandese, almeno come passaporto, quindi non chiamatelo più Sidorf. Ancelotti ha una sola elle. Da 46 anni. Voto: 7
Alessia Fabiani. Graziosissima valletta di Guida al campionato (edizione del sabato sera) di Italia 1 fa da spalla al misurato Mino Taveri. Per timore di sbagliare, dai nomi degli ospiti alle classifiche, legge tutto: anche il Buonasera iniziale.

Però dopo che si è accomodata sul trespolo la minigonna ascellare fa dimenticare le papere. In moine, e in curve, è surclassata dalla più vistosa Magda Gomes che ancheggia marilynamente nell’edizione della domenica. Se le gambe parlassero sarebbe da Oscar. Così neanche da nomination. Voto: 5.

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