Comodato d’uso e copia digitale: trucchi e rimedi contro il caro-libri

Per risparmiare si può evitare di comprare nuove edizioni dei classici, del resto il testo non cambia Stesso discorso per i dizionari di latino e greco

(...) percentuale, 67 per cento, di sforamento del tetto di spesa per i libri stabilito dal ministero dell’Istruzione per le diverse classi. Insomma, per far quadrare i conti nella Capitale la matematica non basta più. Occorrono pazienza, attenzione e fantasia. La strategia di risparmio più diffusa è preferire ai libri nuovi quelli usati, magari dopo aver venduto i testi degli anni precedenti che non si useranno più. Gli indirizzi di compra-vendita non mancano. Alle storiche librerie Maraldi, in piazza Risorgimento, e Melbookstore, in via Nazionale, si aggiungono il mercatino di lungotevere Oberdan, e, al suo debutto, quello in via Carlo Felice, dove, fino al 5 settembre è possibile barattare i libri e acquistare titoli in offerta.
Un’iniziativa analoga è allo studio del XVII municipio, che dovrebbe organizzare una serata unica il 13 settembre, venendo incontro agli acquirenti dell’ultima ora. D’altronde, sembra che arrivare ultimi negli acquisti scolastici giovi alle tasche. Molti librai consigliano di aspettare l’inizio delle lezioni per evitare eventuali modifiche alla lista di titoli. E, soprattutto, usare buon senso, sfruttando ciò che già si ha a disposizione, dai vocabolari ai poemi omerici, dalla «Divina Commedia» a «I Promessi Sposi». «Chi vuole risparmiare - dicono da Maraldi - può evitare di comprare nuove edizioni dei classici. Il testo è sempre quello. Lo stesso vale per i vocabolari, in particolare di latino e greco». Attendere consente, per Adiconsum, di «controllare che i libri vengano effettivamente utilizzati». Controllo che si effettua pure contattando studenti più grandi, magari, come suggerisce il Movimento Difesa del Cittadino, «per acquistare direttamente da loro libri che sono ancora in uso».
La compravendita è anche digitale: a partire da www.studenti.it sono diversi i siti dedicati al «cerco e offro» scolastico. Non solo usato. I libri nuovi si acquistano a prezzo scontato del 15 per cento, prenotandoli nei supermercati Sma e Carrefour. Altra pratica è il comodato d’uso, che, lanciato in via sperimentale lo scorso anno, è divenuto realtà in diversi istituti, dal liceo Giulio Cesare, in corso Trieste, alla scuola Giovanni Paolo II, ad Acilia. Il liceo Visconti premia gli studenti più meritevoli con un buono di 90 euro da spendere in libreria. Finanziamenti e agevolazioni per l’acquisto di titoli sono previsti dal Comune per le famiglie meno abbienti: libri gratuiti per le elementari, bonus da 140 euro per la prima media, 150 la prima superiore e 80 per le altre classi.
Aiuti e idee arrivano anche da internet, con gli e-book, trasposizioni digitali di libri scolastici, da scaricare su pc e pennette usb per portarli con sé. Eliminati i costi di carta, stampa e distribuzione, i prezzi si riducono sensibilmente: l’editrice capitolina Garamond propone testi di italiano, latino, matematica, inglese e informatica a meno di dieci euro l’uno. Ed è solo l’inizio. Dal 2010 gli e-book dovrebbero arrivare in tutte le scuole. Nei licei Mamiani, Tasso, Manara e Visconti sembra, però, che non bisognerà aspettare tanto per studiare sul pc. I collettivi studenteschi hanno annunciato che, per protesta contro il caro-libri, copieranno i testi su cd da distribuire gratuitamente ai ragazzi.

Protesta e proposta: la soluzione, per i collettivi, è il noleggio di libri. Il nolo convince pure le associazioni di consumatori: la spesa media delle famiglie, ora pari a 500o euro, per Adiconsum, si ridurrebbe di circa trecento euro.

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