Comune «Boom del bike-sharing, a usare le due ruote tanti professionisti sui 40»

Le rastrelliere per parcheggiare le bici non bastano? Nessun problema, ci pensano i privati a sponsorizzarle. Proprio come avviene per molte aiuole della città. Per ora è un’ipotesi. «Ma la stiamo considerando seriamente - assicura l’assessore comunale alla Mobilità, Edoardo Croci -. In effetti le zone di sosta dedicate alle due ruote non sono sufficienti. Ma c’è da considerare che partivamo da una situazione più deficitaria». Dal 2007 a oggi Palazzo Marino ha installato 13mila nuove rastrelliere: circa il 20% in più rispetto al passato. «L’attenzione per questo mezzo sta crescendo - continua Croci -. A dimostrarlo è il successo del bike sharing. Che in città è una moda dilagante». Lo confermano i numeri del servizio BikeMi: 120mila attivazioni da dicembre a oggi. Con punte di quasi 3mila al giorno. E quasi 100 stazioni di prelievo, che diventeranno 104 entro la fine del mese. «Grande successo stanno ottenendo i nuovi abbonamenti giornalieri e settimanali che abbiamo inaugurato lo scorso primo aprile - prosegue -. Sono stati pensati soprattutto per i turisti e chi capita in città per poco tempo». Ad approfittarne sono, per la maggior parte, uomini sui 40. Soprattutto se professionisti. Che prendono in affitto le due ruote per andare a lavorare. «Le biciclette integrano l’uso dei mezzi pubblici - spiega Croci -. Vengono usate soprattutto nelle ore di punta». Ovvero fra le 8 e le 9 del mattino, poi dalle 18 alle 19.

Le rotte più «battute» collegano la stazione di Cadorna con piazza Duomo e piazza San Babila. «Entro il 2015 - conclude - Milano avrà 75 chilometri di piste ciclabili. I lavori per realizzare il primo dovrebbero partire entro il 2009».

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