Le si accosta timidamente, nella convinzione di non potersi paragonare nemmeno per un momento alla diva Barbra. Eppure Donatella Pandimiglio, trentanni di carriera tra dischi e tournée in Italia e allestero, è a tutti gli effetti una «nipotina» della Streisand, con cui condivide la passione per lo spettacolo nel senso più elevato del termine. Allartista statunitense dedica adesso una serata-tributo, Aspettando Barbra, da domani al teatro Greco. Si tratta di uno spettacolo scritto e diretto dalla stessa Pandimiglio e che, racconta lautrice, «nasce da una ferita al cuore»: la delusione provocata - sappiamo - dallannuncio dell'annullamento del grande concerto che la star avrebbe dovuto tenere il 15 giugno dello scorso anno allo stadio Flaminio. «Quando ho saputo della data, la prima e unica in Italia, mi sono subito attivata per procurarmi un buon posto - racconta - e per questo ero disposta a pagare 900 euro, il prezzo massimo». A maggio però, a seguito delle polemiche legate proprio al costo dei biglietti (ma la versione ufficiale parlava di ritardi della produzione), levento è stato cancellato. «Un mese dopo, ero sul palco del Fontanone Estate con un omaggio colmo di ammirazione per la statura e lunicità di Barbra». La nuova versione del concerto presenta una maggior teatralità e alcuni inserti di «racconto» alternati ai brani tra i più celebri e amati della cantante di Brooklyn. «Il repertorio della Streisand mi è congeniale - continua lartista -. Ci saranno i classici di Broadway, da Stephen Sondheim ad Andrew Lloyd Weber, da Gorge Gershwin a Leonard Bernstein, ovviamente proposti secondo il gusto di Barbra. Aprirà lo spettacolo Somewhere, da West side story, e seguiranno successi come The man I love e brani dal Fantasma dellOpera, oltre alle canzoni del film Funny girl, che mi hanno catalizzata fin dagli inizi». In scena, anche la compagnia My Angels: Santi Romano al basso e Francesco Baronetti alla batteria. A duettare con la «Barbra italiana», poi, saranno Luca Notari e il pianista Roberto Gori. «La Streisand non sa delliniziativa e ho un grande pudore nel muovermi. Mi tranquillizzo pensando che realizzare lo spettacolo in un teatro capiente ma discreto qual è il Greco è come invitare alcuni amici e trascorrere unora insieme».
La Pandimiglio non nasconde l'ambizione di lavorare nel cinema. «Una regia che mi colpisce è quella di Ozpetek - racconta - e comunque di chi è in grado di rendere poetico il cinema».Al teatro Greco fino al 24 febbraio. Biglietti 11-20. Informazioni: 06.8607513.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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