Confabitare: "Per colpa del governo è boom di affitti in nero"

Il presidente di Confabitare accusa Monti: "La gente costretta a evadere, meglio l’Ici"

E così, quegli stessi professori che danno addosso agli evasori del Fisco, nello stesso tempo favorirebbero il mercato nero del mattone. Come? Ma a causa dell’Imu, naturalmente. È convinto di questa equazione Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare (l’associazione dei proprietari immobiliari con sede a Bologna) inferocito con Monti e professori associati.

Presidente Zanni, come fa a dire che la tassa sulla prima casa favorisce il mercato nero?
«Non sono io a dirlo, sono i dati che lo fanno».

Ci faccia un esempio.
«Nei primi tre mesi di quest’anno c’è stato un crollo del 66% dei contratti di affitto registrati, su scala nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2011. Crollo che ha assunto proporzioni ancor più allarmanti, singolarmente, nelle grandi città come Milano, Torino, Bologna, Roma e Firenze, dove la percentuale supera il 70%».

E questo perché secondo lei?
«Molti proprietari di case sono costretti ad affittare in nero, in qualche modo per recuperare quello che il governo gli toglie attraverso l’Imu. Ecco perché sono sicuro quando dico che il governo Monti in questo modo non fa altro che agevolare il mercato nero. La verità è che la maxi stangata sulla casa voluta da Monti induce molti proprietari a ricorrere al nero, perché i contratti regolari non gli convengono più».

In che senso non gli convengono più?
«Nel senso che nel 2012 ogni famiglia proprietaria della casa in cui abita pagherà mediamente 1.400 euro in più rispetto al 2011. Un proprietario che affitta un appartamento, il 1° gennaio 2013 dovrà versare in tasse tutto ciò che incasserà fino al 27 luglio. Solo da quella data in poi l’incasso rimarrà nelle sue tasche».

E sul mercato quali danni si prevedono?
«Nel 2012 si stima un 30% in meno di affitti e un 20% in meno di compravendite».

L’Imu, secondo lei, porterà anche a una svalutazione degli immobili?
«Nella maniera più assoluta. Questo sta già avvenendo. Oggi non ci sono più investitori e la gente ha paura di comprare. Si figuri che le cooperative che costruiscono case hanno un 70% di invenduto. Di questo passo si blocca tutto. Il mercato immobiliare e quello dell’edilizia sono quelli che fanno girare tutta l’economia. Se questi si fermano come può sperare Monti di far ripartire la crescita?».

Stavamo meglio con l’Ici?
«Beh, quello sicuramente. Soprattutto l’Ici degli ultimi tre anni, che esentava la prima casa e tassava solo le seconde con criteri di equità e progressività. Come dire chi più ha più dà. Il governo Berlusconi aveva capito che tassare il frutto del sacrificio di una vita era sbagliato ed iniquo. Ci sono famiglie che si indebitano per tutta la vita pur di comprare una casa. In questo modo il governo Monti le penalizza ancora di più. Non servivano i professori della Bocconi per fare cose di questo genere, bastava un ragionierino di campagna, con tutto il rispetto per i ragionierini di campagna».

Tassare la prima casa significa anche tassare i pensionati.
«Sì, ma l’Imu fa anche peggio. L’esempio più lampante è quello degli anziani proprietari di un immobile che vivono in case di cura o riposo perché malati o non autosufficienti. Prima del decreto “Salva Italia” la loro abitazione di proprietà era considerata prima casa; ora invece viene catalogata seconda casa, soggetta all’aliquota più elevata (10,6 per mille).

A questo gioco al massacro non ci stiamo più».

Che cosa avete in mente di fare allora?
Se il governo dovesse andare avanti in questa direzione Confabitare farà ricorso al Tar per evitare a chi possiede una casa questo sopruso».

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