RomaAdesso si fa più concreta lipotesi che lintera Ue, 27 Paesi di non poco conto, possa disertare la conferenza Onu di Ginevra (20-24 aprile) sul razzismo. Dopo lannunciato abbandono di Usa e Canada, ieri a Bruxelles i ministri degli Esteri europei hanno infatti trovato un accordo unanime su una bozza presentata dagli olandesi ed hanno fatto sapere che o se ne terrà decisamente conto nellappuntamento (che segue quello di Durban), o la Ue si chiamerà fuori anchessa dai giochi. Troppe, a giudizio dei capi della diplomazia europea, i riferimenti anti-israeliani contenuti nella bozza fin qui vagliata dagli esperti. E assurda la pretesa di alcuni Paesi arabi di classificare come «razzista» lipotetica diffamazione religiosa dellIslam. «Noi - ha così annunciato il presidente del semestre, il ceco Karel Schwarzenberg - invieremo ora le proposte varate dallUnione Europea. Se la conferenza sarà in conformità con ciò, resteremo. Altrimenti vi sono appelli molto fermi a ritirarci. Tutti».
Passa in sostanza la linea manifestata giusto qualche settimana fa dal governo italiano e, specificamente, dal ministro Frattini il quale aveva fatto trapelare la decisione di abbandonare il tavolo se non si fossero al più presto rivisti tutti quei paragrafi del documento preparatorio, in cui si condannava Israele per «razzismo, apartheid e tortura» chiedendone una secca condanna in quanto «minaccia per la pace e la sicurezza internazionale». A questo punto, spetta allIswg (gruppo che ha messo a punto i ben 250 paragrafi del documento Onu e che è guidato da un russo) valutare se è il caso o meno di correre il rischio di fare a meno dellintera Europa. A parte infatti lItalia, per la quale Frattini si è compiaciuto della scelta unanime, sottolineando che ormai «il documento olandese è la linea rossa europea», anche altri ministri degli Esteri hanno fatto capire di non voler ammettere compromessi di sorta: «O arriviamo ad una sostanziale modifica dei documenti messi a punto - ha detto del resto senza peli sulla lingua il tedesco (socialdemocratico) Frank Walter Steinmeier - o chiederò che si rinunci a partecipare a questa conferenza. Il fatto è che non si intende discutere di razzismo, ma si vorrebbe deviare il dialogo per assumere posizioni parziali sul conflitto in Medio Oriente o per condannare posizioni europee o americane sul mondo arabo-musulmano!». Con Italia e Germania, anche Danimarca, Polonia, Estonia e Olanda si sarebbero mostrate molto rigide sul da farsi. Frattini ha svelato poi che nel corso dellappuntamento, i 27 hanno esaminato anche unaltra bozza elaborata da Belgio, Egitto, Russia e Norvegia, ma senza trovarla soddisfacente. Mentre allunanimità si è apprezzato il documento olandese «che tra laltro - ha rivelato sempre il nostro ministro degli Esteri - è molto sintetico, riducendo a 20, 25 paragrafi gli attuali 250 e non contiene temi offensivi come approcci antisemiti o limitazioni alla libertà despressione. È la soluzione che lItalia voleva.
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