Console francese ruba vino dal ristorante, e viene cacciato da Hong Kong

Arrivato da un anno, con competenza anche su Macao, ha sottratto un paio di bottiglie di Borgogna, dal valore di 5mila euro, ma è stato immortalato dal sistema di video sorveglianza. Pagare il danno non gli servito per evitare di essere svergognato sui giornali e quindi costretto a un precipitoso rientro in patria

Ingloriosa fuga per il console generale francese a Hong Kong e Macao: scoperto a rubacchiare bottiglie di vino, come una qualsiasi taccheggiatore al supermercato, non gli è bastato ripagare il danno, 5mila euro. È stato infatti svergognano prima e costretto a tornare in patria poi, richiamato dalle autorità consolari francesi.
Situate sulla costa Meridionale della Cina, Hong Kong, sette milioni di abitanti, e Macao, mezzo milione, sono due entità amministrative speciali costituite rispettivamente nel 1997 e nel 1999, quando la sovranità delle due entità è stata trasferita alla Repubblica Popolare Cinese dal Regno Unito e dal Portogallo. Collocate alle due estremità di una baia, gestiscono autonomamente politiche per il rilascio del passaporto e di immigrazione, giustizia, dogane, estradizione, moneta (dollaro di Hong Kong e Pataca per Macao) ma non diplomazia e difesa.
In altri termini un incarico importante quello che Marc Fonbaustier, 46 anni, appartenente ad una importante famiglia francese ed ex brillante studente dell'Institut d'Etudes Politiques de Paris, era andato a ricoprire da circa un anno, dopo essere stato vice ambasciatore a New Delhi. Insomma una brillante carriera davanti, forse definitivamente compromessa dalla debolezza per il vino, purché costo e francese. Avrebbe sottratto due bottiglie di vino di Borgogna, del valore complessivo di 5.000 euro, dalla cantina del Country Club dell'ex colonia britannica.
I responsabili della struttura avevano notato la settimana scorsa la sparizione di una prima bottiglia del valore di 2.000 euro e dopo la sparizione della seconda, hanno visionato le telecamere di sorveglianza nelle quali si vedeva il console che si metteva sotto la giacca il vino. Di qui è scattata l'inchiesta e l'invito al console a lasciare a stretto giro. Fonbaustier ha dovuto lasciare subito Hong Kong, mentre sua moglie, italiana, è rimasta sul posto a disbrigare le ultime pratiche insieme ai tre figli piccoli. Secondo fonti diplomatiche francesi, l'ex console generale a Hong Kong ha ammesso le sue responsabilità e pagato un rimborso, che però non però non gli ha impedito il richiamo in patria e una sospensione da parte del ministero degli esteri francese.

Non è detto che dopo questa esperienza, Fonbaustier decida di saltare dall'altra parte della barricata e diventare completamente astemio. E, visti i guai che gli ha procurano il vino, non sarebbe proprio una cattiva idea.

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