Corruzione in Basilicata, indagati magistrati e politici

Inchiesta su un presunto "comitato d’affari" di 13 notabili. Al setaccio villaggi turistici, mutui e sanità. Inquisito il sottosegretario Ds Bubbico

Corruzione in Basilicata, 
indagati magistrati e politici

In Basilicata, un trasversale comitato d’affari avrebbe garantito reciproche illecite coperture e la tutela di illegittimi interessi in settori chiave: giustizia, politica, sanità, banche e costruzioni. Con il vertice della magistratura asservito agli obiettivi e capace di depotenziare o insabbiare delicate indagini. Questo il cuore dell’inchiesta, anticipata dal Corriere della Sera, e che il Pm di Catanzaro Luigi de Magistris sta conducendo ipotizzando, a titolo diverso, i reati di corruzione, anche in atti giudiziari, abuso d’ufficio, appropriazione indebita e falso. Con 13 indagati eccellenti: dal sottosegretario allo Sviluppo, il ds Filippo Bubbico al senatore di An Nicola Buccico, ex consigliere del Csm, dal presidente della giunta della Basilicata Vito de Filippo al vertice della magistratura. Cinque le toghe indagate: i procuratori di Matera e Potenza, Giuseppe Chieco e Giuseppe Galante, il Pm Felicia Genovese, il presidente del Tribunale di Matera Iside Granese e il giudice Rosa Bia.
«Quel villaggio s’ha da fare». L’inchiesta più corposa riguarda sicuramente il villaggio Marinagri di Policoro sulla costa ionica alla foce dell’Agri. Una cittadella sull’acqua, dotata di parco ornitologico, villaggio lagunare, centro di talassoterapia e laghi artificiali. Dal valore di oltre 220 milioni, ora è in costruzione. Il procuratore Chieco, indagato per abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato, avrebbe insabbiato un’informativa della GdF su presunte irregolarità edilizie, a iniziare da quelle sul porto Akiris. La mossa consentì a Marinagri (posseduta dall’Ittica Valdagri Spa) di accedere al finanziamento Cipe da 26 milioni deliberato nel 2001, stoppato in un primo tempo. Eppure parte del villaggio insisterebbe su un’area demaniale. Un ostacolo superato grazie alla collusione di funzionari del Comune e del demanio di Matera. Chieco avrebbe chiesto l’archiviazione e, dall’altra, avrebbe espresso l’intenzione di acquistare una villa del villaggio. Compiendo anche una visita in loco. Da parte loro, i soci di Marinagri sostengono la linearità dell’operazione. «Sono sereno - si difende invece Chieco - e pronto per ogni chiarimento».
Toh, il segretario di Prodi. Nelle carte dell’inchiesta su Marinagri, la Guardia di finanza ha tratteggiato il perimetro della holding. Tra l’altro, gli imprenditori lucano-calabresi nella Marinagri Resort spa possono contare come principale socio con quasi il 20% su Italia Navigando, società turistica di Sviluppo Italia, ovvero del Ministero dell’Economia. Al vertice di Italia Navigando e nel cda di Sviluppo Italia Basilicata troviamo Domenico Porpora, l’avvocato che nel 1995 avviò le pratiche per l’acquisto di Telekom Serbia e nel ’96 venne scelto capo della Segreteria del presidente Prodi. Porpora non è indagato.
Poltrona in quota Ds. Un altro troncone riguarda la richiesta di archiviazione che il Pm di Potenza, Felicia Genovese, avrebbe chiesto due volte al gip per un procedimento nei confronti dell’ex presidente della Regione, Filippo Bubbico, e di De Filippo, quando invece avrebbe dovuto astenersi per opportunità. Proprio in quel periodo secondo l’accusa, Bubbico e de Filippo, ovvero gli indagati della Genovese, dovevano decidere i destini del marito del Pm, Michele Cannizzaro, candidato direttore generale dell'ospedale San Carlo di Potenza. La Genovese avrebbe quindi favorito il coniuge: la richiesta di archiviazione arrivò poco prima della nomina decisa dalla stessa giunta sulla quale il magistrato stava indagando. «Quelle che mi vengono rivolte - reagisce lei - sono accuse infondate».
Mutui d’oro. Ultimo capitolo riguarda la Banca Popolare del Materano con mutui e prestiti personali agevolati. Ne avrebbe beneficiato il presidente Granese mentre il senatore di An, Nicola Emilio Buccico è indagato per averla «protetta» al Csm nel precedente Consiglio. Per la procura di Catanzaro anche sulla banca le indagini vennero rallentate e ostacolate. Intorno a Buccico fa quadrato Alleanza nazionale.

A iniziare dalla solidarietà di Gianfranco Fini: «Con la certezza della sua assoluta estraneità ai fatti imputatigli, colgo l’occasione per rinnovargli la mia stima». E Buccico: «Sono indignato, basito. Ma non mi arrendo, farò una guerra».

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