Così cresce l'era dell'iperconnessione

Mega investimenti e nuovi centri di ricerca e sviluppo su intelligenza artificiale e 5G

Dici Samsung e pensi a telefoni, televisori, sistemi audio e magari elettrodomestici. Belli esteticamente e avanzati tecnologicamente. Giusto, vero. Ma limitarsi qui è fermarsi alla punta dell'iceberg, è affacciarsi alla vetrina espositiva di un'azienda che definirla azienda è riduttivo. Orgoglio e fierezza made in Corea del Sud, Samsung è un colosso dell'hi-tech a livello globale: anticipa le tendenze, proiettando il presente nel futuro a colpi di innovazione, sperimentazione, ricerca e sviluppo. Che nella pratica, si traducono in una serie costante di lanci che allarga sempre più la gamma di prodotti e servizi AI (intelligenza artificiale) e IoT (Internet of Thing) all'avanguardia, basati su un'offerta sempre più smart di televisori, schermi, sistemi audio, elettrodomestici e dispositivi mobili.

Alla base di tutto ci sono obiettivi precisi e investimenti consistenti. «La nostra missione è dare il via alla nuova era del Connected Living, in cui i nostri prodotti e servizi interagiscono tra loro per rendere la vita delle persone più ricca, intelligente e piacevole», ha dichiarato di recente HS Kim, Presidente e CEO della divisione Consumer Electronics di Samsung Electronics. Una sfida che si conta di raggiungere a fronte di investimenti stellari in ricerca e sviluppo, concentrati innanzitutto sull'intelligenza artificiale e sulla definizione del 5G. L'azienda ha infatti annunciato di voler dedicare nei prossimi tre anni «miliardi di dollari allo scopo di garantire la continua integrazione delle innovazioni a livello di hardware, software e servizi». E prevede di impiegare appunto mille nuovi ricercatori nel campo dell'intelligenza artificiale entro il 2020, per la progettazione e lo sviluppo di tecnologie AI da mettere a disposzione agli utenti. Perché «l'obiettivo è consentire all'AI di analizzare le condizioni e le abitudini delle persone per riuscire ad andare loro incontro, offrendo esperienze personalizzate, coinvolgenti e tecnologicamente ottimizzate, in grado davvero di migliorare loro la vita». Oltre a questo si creereanno 40mila nuovi posti di lavoro all'interno delle proprie sedi e chissà quanti esterni ad essi collegati. Parole dunque che diventano fatti.

Il risultato è l'apertuta di nuovi centri di ricerca dedicati all'intelligenza artificiale in tutto il mondo. Dopo l'inaugurazione a maggio della sede di Cambridge, nel Regno Unito, Samsung a settembre ha annunciato l'arrivo di un nuovo centro a New York «per rafforzare le proprie capacità in tale ambito». Situato nel cuore di Chelsea, gestirà la ricerca avanzata nella robotica e sarà il sesto headquarters AI di Samsung in tutto il mondo. Funzionerà in collaborazione con le altre strutture di ricerca in Corea (Seul), Canada (Toronto), Russia (Mosca) e Stati Uniti (nella Silicon Valley).

Poi c'è anche il 5G, perché «un'infrastruttura di rete avanzata è un prerequisito per la nuova era del Connected Living: attraverso il suo ruolo attivo nella definizione degli standard di settore, Samsung sta realizzando l'implementazione delle reti di prossima generazione e prevede entro la fine dell'anno di introdurre negli Usa il primo servizio a banda larga domestico al mondo basato su 5G». Per fare questo ci sono 1.500 esperti al lavoro, che stanno facendo tutto per rendere la Corea del Sud il punto di partenza della prossima generazione delle connessioni internet. Quella che cambierà il mondo.

CGS

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