Le coste liguri affidate a un avvocato pugliese

Sarzana, governata dal centrosinistra, pagherà una consulenza di 50mila euro per capire come gestire il demanio

A Sarzana la Puglia non è così lontana come sembra. Soprattutto da quando la giunta (rossa) del sindaco Massimo Caleo il 14 maggio scorso ha approvato la delibera con la quale è stata affidata la consulenza sul demanio marittimo a uno studio legale pugliese. Sì, proprio così: una consulenza legale - amministrativa commissionata allo studio Pellegrino per occuparsi del demanio marittimo in una zona a mille e più chilometri di distanza. La circostanza, quantomeno singolare, non è sfuggita ad Andrea Camaiora, capogruppo di Forza Italia nel comune di Sarzana. Che si è posto qualche domanda: «Possibile che in tutta la Liguria non ci fosse neanche un esperto di questo settore? I compagni dell’amministrazione comunale vogliono davvero farci credere questo?». Per levarsi ogni dubbio, il consigliere azzurro ha deciso di presentare un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Caleo allo scopo di conoscere da lui e dagli altri assessori i motivi di questa scelta piuttosto anomala. Una scelta, tra l’altro, che al Comune di Sarzana costerà 50 mila euro, mica bruscolini. A tanto ammonta infatti l’incarico affidato allo studio pugliese, il cui titolare è Gianluigi Pellegrino, figlio di Giovanni, «ex senatore diessino e attuale presidente della Provincia rossa di Lecce», ricorda il consigliere di Forza Italia. A Camaiora i conti iniziano a tornare. Certo non sono sufficienti a spiegare perché questa consulenza, che s’inserisce nel mega progetto turistico «Marinella» con la previsione di nuovi alberghi, centri benessere e un polo nautico nella zona di Sarzana, debba essere stata commissionata a uno studio legale pugliese. Possibile che nessun altro in Liguria se ne potesse occupare? E che a libro paga nella Regione non ci fosse un qualche esperto di demanio marittimo? Troppi dubbi. Ai quali Andrea Camaiora ne aggiunge altri. Del tipo: «Come mai una delibera che è stata approvata dalla giunta il 14 maggio scorso, a differenza di tutte le altre, sia precedenti che successive, è stata affissa all’albo del Comune soltanto la settimana scorsa con due mesi e mezzo di ritardo?». E sarebbe stata «nascosta» chissà fino a quando se l’instancabile consigliere azzurro non avesse chiesto delucidazioni al primo cittadino e alla sua squadra. «Normalmente - aggiunge Camaiora - una delibera di giunta viene pubblicata una settimana dopo che è passata in votazione, o comunque entro un periodo di tempo abbastanza limitato». In questo caso, invece, i tempi di pubblicazione sono slittati di quasi tre mesi. Un lasso di tempo sospetto per il capogruppo di Forza Italia. Che ovviamente ha una sua spiegazione: «Forse aspettavano il periodo di ferragosto per lasciarla passare inosservata».

Altra circostanza che ha fatto drizzare le antenne a Camaiora è stata l’indicazione generica dello studio legale destinatario del prestigioso incarico. «Mi sarei aspettato almeno di conoscere il nome del consulente scelto dal Comune di Sarzana. Forse volevano fare passare sotto silenzio il legame di natura politica».

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