La profonda crisi che l'economia mondiale si sta lasciando alle spalle ha incrementato l'interesse degli investitori per l'oro. Non hanno fatto eccezione le famiglie italiane che continuano a incrementare le già considerevoli quantità di monete auree conservate nelle proprie cassette di sicurezza. Le generose quotazioni che si registrano sui mercati internazionali sono tuttavia il segnale, secondo alcuni analisti, che può essere il momento di vendere. Soprattutto per le famiglie che faticano a fare fronte alle spese di tutti i giorni o per le persone anziane che non intendono mantenere il denaro immobilizzato ancora per molti anni. Sia che si decida di vendere o di acquistare è tuttavia necessario conoscere le regole del gioco: l'oro, come gli altri metalli preziosi, può essere quotato al grammo o all'oncia e il suo valore è legato sia all'andamento della domanda e della produzione mondiale sia al mercato dei cambi e in particolare alla forza del dollaro.
Il valore di una moneta aurea dipende comunque in primo luogo dal suo peso o meglio dalla quantità di oro contenuto, il cosiddetto «fino». Questa regola vale per tutte le cosiddette «monete di Borsa» - come appunto le sterline e i marenghi (italiani, svizzeri, francesi, belgi o austriaci) - anche se in alcuni casi può essere necessario valutarne anche la rarità numismatica.
Quando si investe in monete d'oro è poi sempre altamente consigliabile pretendere la fattura e il certificato di autenticità. Il settore è infatti molto complesso e c'è il pericolo di imbattersi in brutte sorprese ed esemplari falsi, soprattutto se ci si affida ai canali non autorizzati o ci si lascia tentare dal sommerso.
Il settore è comunque regolamentato da norme precise: il punto cardine è la legge 7 del 2000 che ha eliminato il Monopolio dell'oro e ha abolito l'Iva, obbligando al contempo gli operatori numismatici (siano essi negozi o uffici cambi) ad aumentare il capitale sociale parificandosi a una Spa e a dotarsi del collegio sindacale.
In caso contrario se commerciano lingotti o monete d'oro sono fuori legge e quindi potrebbero pretendere pagamenti in contanti così da non lasciare tracce del proprio operato ed evitare sanzioni molto gravi. Meglio quindi restarne alla larga e affidarsi agli operatori che seguono quotazioni certe. Come quelle che pubblica ogni giorno «il Giornale» in collaborazione con Confinvest Fl, una delle maggiori società italiane del settore che monitora il mercato elaborando alcuni indici specifici.
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