L'imprenditrice Chiara Ferragni è indagata dalla procura di Milano con l'ipotesi di truffa aggravata dalla minorata difesa per la vicenda del pandoro rosa "Pink Christmas". È stata iscritta oggi nel registro degli indagati, dopo che si è proceduto al verbale di identificazione. Risulta indagata, con la stessa ipotesi di reato, anche Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata della ditta dolciaria dopo essere succeduta al fratello Alberto, morto prematuramente.
Oggi ci sono state le acquisizioni di documenti da parte della Guardia di Finanza nell'azienda di Fossano, nel cuneese. Risale a quindici giorni fa l'esposto del Codacons e di Assourt, seguito alla multa dell'Antitrust da 1,4 milioni di euro per la Balocco e per le due società di Ferragni, Fenice e Tbs The Blond salad Crew.
In caso di truffa aggravata i magistrati possono procedere d’ufficio: non serve quindi la querela da parte dei singolo consumatore che acquistò il pandoro, più la prova dello scontrino. È il fatto stesso di avere agito tramite i social, per di più a partire da un profilo influente come quello della Ferragni, a creare di per sé le condizioni di “minorata difesa” del consumatore-follower: e infatti si ipotizza lo stesso tipo di reato di quando si prenota on line una casa per le vacanze, ma una volta arrivati sul posto nulla di quanto visto su internet corrisponde alla realtà. A breve verranno sentiti dai magistrati tutti gli attori coinvolti: anche la stessa imprenditrice digitale dovrebbe comparire nell’ufficio del sostituto procuratore, in compagnia dei suoi avvocati Giuseppe Iannacone e Marcello Bana.
"Sono serena perché ho sempre agito in buona fede - ha detto Ferragni - e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso.
Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero.”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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