Alessandro Impagnatiello viene ripreso poco dopo le 3 del mattino di domenica 28 maggio dalle telecamere di sorveglianza della zona. Si sposta dalla sua casa all'automobile, parcheggiata nei posteggi esterni e non nel box di pertinenza dell'appartamento che condivideva con la compagna. Ha con sé un sacco di plastica, all'interno del quale ci sarebbero degli abiti. "A piedi, quindi, il giovane si dirige verso la sua autovettura parcheggiata, vi entra per pochi secondi, per poi riuscirne, chiudere con dispositivo elettronico e rincasare sempre custodendo l'involucro sopra descritto", si legge nell'ordinanza di fermo in relazione ai video notturni.
Le immagini
L'assassino, nel verbale di confessione, ammetterà che in quei frangenti il corpo di Giulia Tramontano non era più all'interno dell'abitazione ma già all'interno del box. È qui che ammette di averlo trasportato, trascinandolo per le scale, dopo aver tentato di dargli fuoco nella vasca da bagno della loro abitazione. Impresa non riuscita al killer, che ha quindi optato per l'occultamento, almeno provvisorio, in una delle pertinenze dell'appartamento di Senago. C'è poi un altro video, ripreso alcune ore dopo, attorno alle 7 di quella stessa mattina. Come aveva già si vede nei video ripresi precedentemente, Impagnatiello non esce di casa dal cancello pedonale bensì da quello carrabile. Presumibilmente, quindi, esce dal box in cui ha nascosto il cadavere della compagna. Sono due i momenti in cui viene ripreso: una prima volta si dirige verso la macchina con uno zaino in spalla, lo posa in auto e poi torna indietro. Poi, 7 minuti dopo, ripercorre lo stesso tragitto ma, stavolta, ha due involucri in mano, uno più grande dell'altro dentro il quale ci sarebbero altri vestiti. Una volta infilati entrambi i sacchi in macchina, sale a bordo del suo suv e si dirige verso il bar per iniziare la giornata lavorativa, mentre il cadavere della compagna era ormai esanime nel box auto di un appartamento di Senago.
Il coltello nascosto in casa
Sebastiano Sartori, legale di Impagnatiello, ha riferito al Tg1 che il killer ha indicato con precisione il luogo in cui sarebbe l'arma del delitto. "Il coltello", dice Sartori, "non l'ha buttato, ha detto specificatamente dove sia". Sarebbe ancora a casa, tanto che nelle prossime ore verranno rimossi i sigilli per permettere ai Ris di effettuare un sopralluogo per recuperarlo e proseguire con le indagini.
Ma Sartori, da questo caso, è ormai fuori: "Ho rinunciato all’incarico, ho parlato di questo con lui questa mattina. [...] Non c’entrano elucubrazioni, è una questione tra me e mio assistito. Vive una situazione di angoscia, che cresce sempre di più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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