La perizia ha riscontrato "narcisistici e psicopatici" nell'uomo accusato dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano
"Il killer aveva lo sguardo pensieroso", ha detto un investigatore nel processo sull'omicidio di Giulia Tramontano. La famiglia della ragazza chiede di entrare nella casa di Senago per riavere i vestitini del piccolo Thiago
Nel video risalente al 28 maggio 2023 si vede Alessandro Impagnatiello nella caserma dei carabinieri a Senago svuotare il suo zaino in pelle marrone: a un certo punto viene estratta busta con dentro il topicida che usava per avvelenare la compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese e che qualche ora prima aveva ucciso a coltellate. "Questo è veleno per topi. Sa perché?", tenta di spiegare ai militari Impagnatiello. "Quando ci fumiamo le canne post lavoro sui gradoni in piazza Croce Rossa, arrivano panteganoni grossi così. A Milano girano topi così grossi che abbiamo gettato il veleno".
"Ce l'ho nello zaino perché quando ci fumiamo le canne arrivano della pantegane enormi". Poche ore prima di essere arrestato per l'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Tramontano, il barman 31enne tentava di giustificare in questo modo il ritrovamento delle forze dell'ordine del topicida
Punterà sulla perizia psichiatrica il barman 30enne accusato dell'omicidio della compagna 29enne, incinta al settimo mese di gravidanza e uccisa a Senago, nel milanese, lo scorso maggio
Inizierà a gennaio il processo per l'omicidio di Giulia Tramontano. Su cosa potrebbe puntare la difesa del killer, Alessandro Impagnatiello
Dalla richiesta di giudizio immediato emerge che Alessandro Impagnatiello uccise la compagna, incinta al settimo mese, a Senago (Milano)con 37 coltellate, di cui 9 quando era ancora viva
La 29enne fu uccisa lo scorso 27 maggio a Senato, nel milanese. Il barman l'avrebbe uccisa con 37 coltellate per poi nascondere il corpo in un box a poche centinaia di metri dalla casa in cui convivevano
Depositata la consulenza autoptica: come anticipato da ilGiornale.it, è stato trovato il topicida sia nel sangue della 29enne uccisa, incinta al 7 mese, che nei capelli del bimbo che portava in grembo
Ciò rafforza l'ipotesi che il 30enne avesse premeditato l'omicidio della 29enne incinta al 7 mese, lo scorso maggio. Nei mesi scorsi le ricerche del killer su come avvelenare una donna incinta