Avrebbe aggredito due agenti della polizia municipale mentre si trovava con un cliente, "colpevoli" a suo avviso di "rovinarle la piazza". E per questa ragione, una prostituta di 60 anni originaria della Cina è finita nelle scorse ore davanti al giudice: dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che del rifiuto di esibire i propri documenti. Una vicenda surreale che arriva da Perugia e che stando a quanto riportato dal sito online PerugiaToday risale ai mesi scorsi: il sindaco di centrodestra Andrea Romizi aveva già annunciato una "stretta" per quel che concerne i controlli volti a contrastare la prostituzione in città, tant'è che già lo scorso agosto furono sanzionati due clienti (con una multa da 450 euro ciascuno).
Un'ordinanza che sembra se non altro aver portato ad un parziale ridimensionamento del fenomeno, con il monitoraggio costante a fare anche da deterrente. Nel caso in questione, una volante della municipale impegnata in un servizio di presidio del territorio avrebbe avvicinato la meretrice che operava in un'area periferica del capoluogo dell'Umbria, chiedendole di esibire i documenti che ne attestassero l'identità e la regolare permanenza sul territorio italiano. Una richiesta che quest'ultima non avrebbe tuttavia accolto di buon grado, anzi: indispettita, avrebbe inizialmente insultato le due vigilesse, per poi darsi alla fuga salendo a bordo dell'auto di un cliente. Un "viaggio" durato poco, in quanto la pattuglia non ha impiegato molto tempo a raggiungere di nuovo la fuggitiva. E a quel punto, secondo le accuse della procura di Perugia, la straniera avrebbe definitivamente dato in escandescenze: prima avrebbe tentato nuovamente di divincolarsi e poi, consideratasi forse senza ulteriori vie di fuga a disposizione, si sarebbe scagliata con violenza addosso alle agenti.
Ed avrebbe tentato di colpirle più volte a suon di calci e pugni: avrebbe in particolare causato ad una di loro contusioni multiple e un trauma contusivo e distorsivo al primo dito della mano sinistra. Senza peraltro smettere di insultarle, a quanto pare infastidita dai controlli continui. "Mi rovinate la piazza, non mi fate più lavorare", una delle frasi che la prostituta avrebbe rivolto alle agenti (prima che queste ultime riuscissero a ricondurla alla calma) a sostegno di questa tesi.
In tribunale è stata ascoltata l’agente ferita, la quale ha confermato quanto esposto nella relazione di servizio e nel capo d’imputazione. E ha infine ricordato come il servizio fosse stato svolto in divisa e come l'extracomunitaria fosse già nota alle forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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