Le 5 sedute poi l'omicidio di Giulia: gli psicologi di Turetta dai carabinieri

Sarà fondamentale la testimonianza degli psicologi per capire il futuro giudiziario di Filippo Turetta

Screenshot da Chi l’ha visto
Screenshot da Chi l’ha visto
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Gli psicologi di Filippo Turetta saranno ascoltati dagli inquirenti. La loro testimonianza potrebbe rivelarsi fondamentale sotto diversi aspetti, anche se, tuttavia, il giovane aveva iniziato il suo percorso da poco, sole cinque sedute: quindi non è detto che gli psicologi incontrati potrebbero aver diagnosticato un disturbo in tempi all'apparenza non sospetti, ovvero prima di quell’11 novembre, prima dell’omicidio di Giulia Cecchettin.

Turetta, come riporta il Corriere della Sera, si era rivolto al Cup della Ulss 6 Euganea per la prenotazione all’inizio di settembre, la relazione con Giulia era finita invece ad agosto. Ha poi incontrato i professionisti il 22 settembre, il 3, 17, e 27 ottobre, e infine il 3 novembre. Un’altra seduta era stata fissata per il 17 novembre, ma da sei giorni Turetta, dopo quell’appuntamento con Giulia al centro commerciale, stava vagando in auto prima di giungere in Germania ed essere fermato. Il giorno dopo la seduta prenotata, il corpo della 22enne è stato trovato senza vita nei pressi del lago di Barcis.

Ma di cosa avrebbe parlato Turetta durante quelle sedute? A quanto è dato sapere, il giovane avrebbe parlato della sua relazione finita, dei problemi nello studio e nelle relazioni, nonché della propria timidezza. È molto probabile che agli psicologi verrà chiesto se avessero colto qualche segnale di quanto sarebbe accaduto dopo, per valutare non solo la possibile aggravante della premeditazione, ma anche per stabilire - qualora i suoi legali presentino richiesta - se si debba eseguire una perizia psichiatrica. Il che cambierebbe tutto in vista di un’eventuale futura imputazione.

Anche ora Turetta, in carcere a Verona nel reparto di infermeria, è seguito da uno psicoterapeuta. Nei giorni scorsi Chi l’ha visto? ha diffuso alcune chat in cui si sente la sua voce, negli audio inviati all’interno di un gruppo intento a organizzare i festeggiamenti (e la goliardia tradizionale tipica degli atenei veneti) per la laurea di Giulia: dai messaggi emerge come contestasse molte idee degli altri, quasi fosse il solo a sapere cosa fosse meglio per la ex.

I messaggi di Turetta riguardano i dettagli di una caricatura di Giulia e cosa lanciarle addosso dopo la proclamazione: “Per quello che so, che ha detto quando ne abbiamo parlato, perché anche lei non ha le idee chiare al riguardo... Poi dobbiamo considerare che sarà fra tre o quattro settimane, quindi sarà freddino, perché sarà a fine novembre... Poi mi diceva, comunque, che è un evento che succede una volta nella vita e quindi speciale... Quindi qualcosa di divertente, tipo coriandoli sì, anche farina sì...

poi cose più pesanti, tipo uova, tendenzialmente è no”. Inoltre si sarebbe impuntato per evitare l’alcol ai festeggiamenti: “Perché poi - ha detto riferendosi a Giulia - rischia il mal di testa forte, poverina”.

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