"Razzisti contro bianchi e asiatici": nuova bufera su Musk

Il patron di Twitter e di Tesla ha accusato i media e il mondo della scuola in un tweet di discriminare i bianchi e gli asiatici. È bufera sul magnate

"Razzisti contro bianchi e asiatici": nuova bufera su Musk

Elon Musk dimostra ancora una volta che nella polemica ci sguazza e non riesce proprio a farne a meno. Nel commentare la notizia che alcuni media hanno deciso di boicottare e interrompere la diffusione del fumetto "Dilibert" dopo che il suo creatore, Scott Adams, ha pronunciato frasi piuttosto controverse in un video su Youtube, il proprietario di Twitter ha accusato i mass media, i college, e le scuole superiori di essere "razzisti" contro bianchi e asiatici, scatenando il solito polverone attorno alle sue provocazioni.

Nell'ultima puntata del suo show su Youtube, 'Real coffee with Scott Adams', commentando un sondaggio Rasmussen secondo il quale per il 53% dei neri americani "va bene essere bianchi", il fumettista ha affermato di aver scelto di vivere in una comunità in cui vivevano pochi o nessun nero, consigliando ai suoi telespettatori bianchi di “allontanarsi dai neri”, dicendo che non“voleva avere niente a che fare con loro".

Musk, nuova polemica negli Usa

Il video di Adams è stato pubblicato durante il Black History Month negli Stati Uniti, istituito nel 1976 dal presidente Gerald Ford come periodo durante il quale onorare le lotte e i contributi dei neri americani. Tra le testate che hanno abbandonato “Dilbert” ci sono il Los Angeles Times, The Oregonian, The Cleveland Plain Dealer, The Washington Post e Usa Today. La frase di Musk ha scatenato un vespaio di polemiche sul razzismo e la politica dell'identità.

Brian Levin, avvocato per i diritti civili e direttore del Center for the Study of Hate and Extremism presso la California State University, ha dichiarato, in risposta ai tweet di Musk: "Il razzismo sistemico richiede non solo un diffuso bigottismo all’interno di un gruppo, ma anche una componente strutturale che consenta di imporre discriminazione e oppressione a una minoranza a causa di un vantaggio di accesso e potere. Un miliardario bianco del Sud Africa che ha recentemente perso un caso di discriminazione razziale di alto profilo potrebbe non essere nella posizione migliore per dare lezioni".

Levin si riferisce ha una sentenza del tribunale federale di San Francisco, il quale ha stabilito che Tesla deve risarcire un ex lavoratore, Owen Diaz, per i danni dopo aver subito in un ambiente di lavoro ostile a causa di ripetuti insulti razzisti. Musk è inoltre sul banco degli imputati per via dell'aumento dell'odio razziale su Twitter da quando ha acquisito la piattaforma.

Il nuovo algoritmo di Twitter

Nel frattempo, come già spiegato dal Giornale.it, Elon Musk continua a pensare a novità e migliorie con cui aggiornare il suo social network Twitter. Il patron di Tesla si sarebbe rivolto a un team composto da ben 80 ingegneri informatici per ottenete una riconfigurazione dell'algoritmo di Twitter. Stiamo parlando di quel sistema che si occupa di gestire la visibilità dei post sul social e le pubblicità.

L'ipotesi è quella di passare al modello keyword, come avviene su Google e molti altri motori di ricerca. L'algoritmo, dunque, dovrebbe cominciare a basarsi sulle keyword usate dall'utente e dalle sue ricerche, piuttosto che sull'analisi delle sue attività e del suo profilo, come succede ora.

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