
È bastata la notizia di un cellulare smarrito a bordo per far scattare l'allarme e convincere il comandante a fare ritorno all'aeroporto di partenza per questioni di sicurezza: un caso, questo, che ha fatto discutere ma con delle motivazioni alla base della scelta in realtà valide.
I fatti si sono verificati sul volo Air France AF750 in partenza da Parigi-Orly intorno alle ore 11.52 dello scorso venerdì 21 marzo e diretto a Pointe-à-Pitre-Le Raizet in Guadalupa. La travesata del Boeing 777-300ER, con a bordo ben 375 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio, sarebbe dovuta durare circa nove ore, tuttavia il programma di viaggio è cambiato per via di un imprevisto solo in apparenza banale ma in realtà decisamente insidioso.
Secondo il rapporto di AirLive, il velivolo è decollato dalla capitale francese in orario, ma ha fatto inversione a circa 31mila piedi di quota una volta giunto all'altezza della costa occidentale della Francia. Per quale motivo è nato un allarme a bordo? Uno dei passeggeri ha rivelato al personale di aver smarrito il proprio smartphoine all'interno dell'aereo, senza aver la minima idea di dove potesse trovarsi, dato che era stato regolarmente spento prima del decollo.
La ricerca del dispositivo elettronico, che ha coinvolto la maggior parte della crew, si è rivelata purtroppo infruttuosa, per cui, comunicato al comandante cosa stava accadendo, quest'ultimo ha deciso di fare marcia indietro e tornare nuovamente a Parigi-Orly, dove l'aereo è atterrato in tutta sicurezza alle 15:25, due ore e 16 minuti dopo la partenza. Come riferito da Air France, la procedura è stata attivata come "misura precauzionale" per la sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo: un intervento necessario che è costato alla compagnia aerea lo spreco di oltre 9mila euro di carburante.
Troppo alto il rischio della presenza di un telefono a bordo, visti soprattutto i recenti episodi in cui si sono verificati incendi ed esplosioni a causa dei pericoli associati alle batterie agli ioni di litio. Comunemente presenti negli smartphone e nei power bank, rappresentano un elevato pericolo per gli aerei e gli spazi ristretti della cabina specie se danneggiate o surriscaldate.
Ecco perché, ad esempio, non è in genere consentito imbarcare i power bank nelle valigie in stiva per motivi di sicurezza: devono essere trasportati solo nel bagaglio a mano.Una volta atterrato a Parigi, l'aereo è stato scandagliato con grande attenzione dal personale dell'aeroporto, che ha ritrovato il dispositivo elettronico dopo circa due ore.
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