Una vicenda molto sgradevole arriva dagli Stati Uniti e ha per protagonisti tre uomini neri che hanno deciso di fare causa all'American Airlines dopo essere stati costretti a scendere dall'aereo per le motivazioni del personale di bordo: l'odore che emana il loro corpo è troppo forte, non possono rimanere seduti. Anche se i querelanti sono tre, le persone allontanate sono state ben otto e tutte di colore: per questa ragione la denuncia contro la compagnia è di discriminazione razziale.
La vicenda
I fatti risalgono a gennaio ma sono venuti a galla dai media americani soltanto nelle ultime ore: il volo è AA832 che da Phoenix arrivava a New York. Poco prima del decollo avviene un fatto curioso e inconsueto: i tre querelanti non si conoscono ed erano seduti in parti differenti dell'aereo. In un primo momento, un assistente di volo avrebbe segnalato soltanto uno dei tre come quello che "puzzasse" ma poi è stato deciso di far scendere anche gli altri due più i cinque passeggeri, sempre di colore, che inizialmente non avevano subìto segnalazioni. Otto persone nere, quindi, hanno dovuto abbandonare l'aereo e far ritorno in aeroporto.
Gli sviluppi
Come riporta CbsNews, i tre querelanti si chiamano Emmanuel Jean Joseph, Alvin Jackson e Xavier Veal che, nella loro causa, sostengono che in un volo preso in precedenza nessun dipendente dell'American Airlines aveva detto loro che emassero un odore sgradevole. Secondo le accuse dei tre, dopo essere stati trattenuti sull'aereo per circa un'ora sono stati rispediti a terra con la promessa di essere sistemati in volo successivo per New York: non trovando posti liberi, però, i tre sono stati fatti riaccomodare sullo stesso aereo di prima. "Sapevo che non appena fossi salito su quell'aereo, un mare di facce bianche mi avrebbero guardato e mi avrebbero incolpato per il loro volo in ritardo di un'ora", ha raccontato Jean Joseph.
Le parole dell'avvocato
A difendere i tre uomini che hanno denunciato l'accaduto ci sta pensando Susan Huhta, avvocato specializzato in diritto del lavoro a Washington. La American Airlines avrebbe rifiutato, in un primo momento, di fornire ai suoi clienti qualsiasi risposta sull'incidente: per la Hutha sembra "abbastanza evidente che la razza fosse parte di questa dinamica. È quasi inconcepibile trovare una spiegazione diversa dal colore della loro pelle, soprattutto perché non si conoscevano e non erano seduti uno vicino all'altro", ha sottolineato l'avvocato.
La replica di American Airlines
Dopo lo scivolone, la compagnia di bandiera americana e tra le più importanti del mondo ha fatto sapere alla stampa di prendere molto sul serio "tutte le accuse di discriminazione e desideriamo che i nostri clienti vivano un'esperienza positiva quando scelgono di volare con noi", spiega una nota di American Airlines. "I nostri team stanno attualmente indagando sulla questione, poiché le affermazioni non riflettono i nostri valori fondamentali o il nostro scopo di prenderci cura delle persone".
I precedenti
Non sarebbe la prima volta che negli Stati Uniti accadono vicende del genere: già nel 2017 l'Associazione per i diritti degli uomini di colore (Naacp)
aveva spiegato che in molte occasioni passeggeri afroamericani avevano subìto discriminazioni da parte dell'American Airlines. Un anno dopo, alla promessa di combattere per i diritti civili, la Naacp aveva ritirato l'avviso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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