Sta entrando nel vivo il viaggio di Giorgia Meloni in Cina. Il premier italiano è arrivato nella Grande Sala del Popolo di Pechino, a due passi da Piazza Tienanmen. Qui Meloni è stata accolta dal primo ministro della Repubblica popolare cinese Li Qiang e da un imponente picchetto d'onore dei soldati dell'esercito di liberazione del popolo che hanno eseguito gli inni nazionali. Dopo il bilaterale, i due leader apriranno la settima edizione del Business Forum Italia-Cina.
L'incontro tra Meloni e Li Qiang
"Sono molto contenta di essere qui per il primo viaggio ufficiale" che è stato anticipato da diversi incontri di alto livello con le missioni di diversi ministri a "dimostrazione della volontà di iniziare una fase nuova, di rilanciare la nostra cooperazione bilaterale nell'anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della nostra partnership strategica globale", ha dichiarato Meloni.
"Ha un senso proprio in questo anno rilanciare con il piano d'azione che firmeremo oggi, il piano d'azione triennale, i nostri margini di cooperazione, lavorando per implementare quello che abbiamo già fatto e lavorando anche per sperimentare nuove forme di cooperazione", conclude la premier italiana.
"Nuovo capitolo nelle relazioni Italia-Cina"
Il primo ministro cinese Li Qiang ha dichiarato che le relazioni tra Italia e Cina entrano in "un nuovo capitolo" e che la visita della premier Giorgia Meloni "darà un forte impulso all'approfondimento dell'amicizia e della cooperazione tra i due Paesi".
"Insieme contribuiremo con i nostri rispettivi obiettivi allo sviluppo di una relazione sino-italiana completa" portando "maggiore fiducia ai popoli dei due Paesi e compiendo maggiori sforzi per promuovere lo sviluppo globale", ha concluso il ministro cinese.
“I contenuti delle visita in Cina del presidente Giorgia Meloni, consentono di ricondurre i rapporti tra Italia e Cina nel giusto binario della reciprocità di interessi dopo il deragliamento della “Via della seta”. Accordi che avevano posto l’Italia in una condizione di “sudditanza “ economica e quindi politica e in evidente imbarazzo verso i partner del G7. Una condizione di squilibrio e incoerenza che Giorgia Meloni sta cercando di cambiare in un’ottica di collaborazione e reciproci vantaggi con la Cina ma avendo come priorità il nostro interesse nazionale”, ha affermato in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo.
Il viaggio in Cina
I riflettori saranno tuttavia puntati sul faccia a faccia previsto per lunedì tra la premier italiana e il presidente cinese Xi Jinping. I due si sono incontrati solo una volta, al G20 di Bali, nel 2022. La missione, che porterà Meloni anche a Shangai, secondo fonti italiane "consentirà di rilanciare il rapporto bilaterale nei settori di comune interesse e giunge al termine di un'intensa interazione istituzionale che ha consentito il rilancio dei principali meccanismi di dialogo strutturato con la Cina", fra cui il Comitato Governativo e la Commissione Economica Mista.
I dossier principali dovrebbero coincidere con l'interscambio commerciale e le relazioni culturali. Per l'Italia la Cina rappresenta il secondo partner commerciale extra-UE, dopo gli Usa, con un interscambio che nel 2023 si è attestato a 66,8 miliardi di euro, sono oltre 1.600 le aziende italiane attive nel Paese nei settori tessile, meccanica, farmaceutica, energia e industria pesante. I 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo fanno da sfondo alla missione di Meloni.
Da parte cinese, come ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, annunciando giovedì il viaggio di Stato di
Meloni, "attraverso questa visita la Cina intende collaborare con l'Italia per consolidare la tradizionale amicizia, promuovere lo spirito della Via della Seta, rafforzare la comprensione e la fiducia reciproche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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