"Non sarete mai occidentali". Lo schiaffo della Cina agli alleati Usa

La Cina ha chiesto di migliorare la comunicazione e gli scambi con il Giappone e la Corea del Sud. L'alto funzionario di Pechino Wang Yi ha indirettamente puntato il dito contro gli Usa

"Non sarete mai occidentali". Lo schiaffo della Cina agli alleati Usa
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Il Giappone e la Corea del Sud dovrebbero promuovere un senso di "autonomia strategica" dall'Occidente e cooperare con la Cina per "rivitalizzare l'Asia". Wang Yi, responsabile della politica estera del Partito Comunista Cinese ed ex ministro degli Esteri di Pechino, è intervenuto lo scorso lunedì al Forum internazionale per la cooperazione tra Cina, Giappone e Corea del Sud, un evento che si è svolto nella città cinese di Qingdao. Parlando alla platea, l'alto funzionario ha esortato Seul e Tokyo a riscoprire le proprie "radici" e respingere le influenze occidentali, in un chiaro tentativo di contrastare il tentativo statunitense di rafforzare le proprie relazioni con i partner asiatici per arginare l'ascesa del Dragone.

Le parole di Wang Yi

Wang ha attaccato velatamente gli Stati Uniti per aver alimentato il sentimento anti cinese in Giappone e Corea del Sud, affermando che "una certa grande potenza al di fuori della regione" ha cercato di seminare discordia e tensione tra la Cina e i suoi due vicini. "Per ragioni geopolitiche, una certa grande potenza al di fuori della regione ha deliberatamente esagerato le nostre differenze ideologiche, organizzato tutti i tipi di cricche allo scopo di escludere gli altri, cercato di sostituire la cooperazione con il confronto e l'unità con la divisione", ha detto l'ex ministro.

"L'Asia è la nostra patria comune e noi siamo vicini che non andranno da nessuna parte", ha aggiunto, invitando Tokyo e Seul a riprendere la cooperazione con Pechino ed evitare di essere influenzati da influenze esterne, in primis statunitensi. "Rispettiamo lo sviluppo delle relazioni del Giappone e della Corea del Sud con altri Paesi del mondo, ma tali relazioni non possono essere utilizzate allo scopo di contenere lo sviluppo dei loro vicini", ha proseguito lo stesso Wang.

Cina e Occidente

Questa è la parte più istituzionale di quanto dichiarato da Wang. In un filmato condiviso dai media cinesi si vede l'alto funzionario sostenere l'unità tra Cina, Corea del Sud e Giappone visto che "europei e americani non possono distinguere tra cinesi, giapponesi e sudcoreani". "Non importa quanto gialli siano tinti i nostri capelli o quanto taglienti saranno i nostri nasi: non possiamo diventare occidentali", ha detto, spiegando che le potenze occidentali hanno deliberatamente "sollevato le differenze ideologiche tra i Paesi".

La Cnn ha scritto che i commenti di Wang richiamano il sentimento di solidarietà razziale dell'Asia orientale contro l'Occidente dell'inizio del XX secolo. "Il Giappone imperiale si è appoggiato a questo mentre si stava espandendo, parlando di una grande sfera di co-prosperità nell'Asia orientale, con la conquista definita come liberazione razziale vantaggiosa per tutti", ha dichiarato Joel Atkinson, professore specializzato in politica internazionale del nord-est asiatico presso la Hankuk University di Seul.

Detto altrimenti, Wang avrebbe riesumato le radici asiatiche comuni a Cina, Corea del Sud e Giappone per limitare il raggio d'azione dell'asse Tokyo-Seoul-Washington.

Ricordiamo che le osservazioni di Wang sono arrivate in un momento di crescente rabbia cinese nei confronti dei suoi vicini dell'Asia orientale, proprio per gli sforzi Usa volti a rafforzare i legami militari e di intelligence tra l'amministrazione Biden e i due stretti alleati asiatici.

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