Vladimir Putin è paragonabile a Voldemort? A breve la Russia dovrà dire addio alla saga di film su Harry Potter. A partire dall'1 febbraio nel Paese non si potrà più proiettare online la celebre serie di film sul mago ideato da J. K. Rowling. A darne notizia è la Tass.
Amediateka, una delle più grandi piattaforme cinematografiche online della Russia, ha confermato con il gruppo di media online Rbc che il suo accordo di licenza prebellico scadrà entro la fine del mese e non sarà più distribuito alcuno dei film tratti dalla celebre saga di romanzi della scrittrice britannica.
Il commento di Navalny
Alekseij Navalny, la figura più visibile in Occidente, nonostante la sua residuale sacca di consensi politici, dell'opposizione russa ha ripreso di recente l'attacco a Putin paragonandolo proprio al più celebre villain della saga di Harry Potter, mettendolo nella lista dei "Voldemort del nostro mondo" assieme ad Aleksander Lukashenko, presidente bielorusso, all'ayatollah iraniano Ali Khamenei e al leader venezuelano Nicolás Maduro. Un elenco à la carte dei "cattivi" di oggi, perfetto per il messaggio filo-occidentale di Navalny. A cui Putin e la Russia hanno però risposto in maniera scomposta.
4/6 The Voldemorts of our world, Putin, Lukashenko, Khamenei and Maduro, want us, those who refuse to submit to their power, to feel alone, abandoned, miserable and forgotten before their machines of lies, corruption and dehumanization.
— Alexey Navalny (@navalny) January 25, 2023
Nella guerra mediatica tra Russia e Ucraina anche Kiev, desiderosa di propagandare la resistenza all'invasione russa, ha usato a più riprese il refrain tratto da Harry Potter per popolarizzare di fronte alle opinioni pubbliche dell'Occidente la guerra. L'anno scorso, l'account Instagram ufficiale del governo dell'Ucraina ha pubblicato una foto raffigurante un disegno di strada in Polonia raffigurante il presidente Volodymyr Zelensky nei panni di Harry Potter. A Zelensky-Harry Potter era apposta, invece della celebre cicatrice, una "Z" sulla fronte come "marchio" dell'invasione russa. "Anche se abbiamo una lotta davanti a noi, abbiamo una cosa che Voldemort non ha - qualcosa per cui vale la pena combattere", diceva il post di corredo all'immagine.
Guerra di propaganda
La guerra si combatte anche sul filo della propaganda. E l'Ucraina, compatta all'interno contro l'invasione, vuole vincere la sua guerra mediatica fuori dai suoi confini. Mirando soprattutto a mobilitare le giovani generazioni dell'Occidente a favore della propria causa. Harry Potter appare dunque l'icona per eccellenza del binomio Bene-Male attorno a cui Kiev orienta la narrazione del conflitto. Ricevendo l'appoggio dall'interno della Russia delle frange più occidentaliste dell'opposizione.
Semafor ricorda che l'uscita di Harry Potter dal mercato russo si inserisce in un contesto di generale ritirata delle major cinematografiche occidentali dalla Russia: "Anche i principali studi cinematografici, tra cui Disney, Warner Bros e Sony Pictures, hanno sospeso le uscite cinematografiche nel mercato russo a causa della guerra. Gli accordi annullati hanno avuto un impatto sui servizi di streaming russi, con RBC che ha riportato un calo dei contenuti disponibili che va dal 5% al 42%".
Resiste, per ora, YouTube tra i servizi occidentali a cui i cittadini russi sono ancora
possibilitati ad accedere. E su cui potranno continuare a vedere video centrati sul rilancio del paragone Putin-Voldemort. Che col bando di Harry Potter dalla Russia potrà acquisire ulteriore visibilità. Con buona pace delle censure del Cremlino.
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