"Richiedenti asilo respinti". È scontro tra Polonia e Germania sui migranti

La Polonia accusa la Germania di aver portato in Polonia una famiglia, con 3 bambini, di afghani richiedenti asilo, lasciandoli in un parcheggio per poi andare via

"Richiedenti asilo respinti". È scontro tra Polonia e Germania sui migranti
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La Germania di Olaf Scholz, che pretende di dare lezioni ai migranti, non sarebbe così integerrima. A denunciarlo è la Polonia, secondo la quale la guardia di confine tedesca avrebbe respinto una famiglia afghana. Il trattato di Schengen sembra ormai essere storia di un altro secolo per l'Europa: pressoché tutti i Paesi hanno ripristinato i controlli di frontiera dallo scorso ottobre per scongiurare l'ingresso di immigrati irregolari potenzialmente pericolosi. Ma permangono gli accordi di collaborazione tra Stati di confine che, a detta della Polonia, la Germania avrebbe violato.

"Il trasferimento di stranieri in Polonia da parte della polizia tedesca è stato effettuato in violazione dei principi di cooperazione tra i due dipartimenti e della legge sui trasferimenti. Le autorità tedesche non devono prendere una simile decisione arbitrariamente", ha scritto la guardia di frontiera polacca in un messaggio su X. "La guardia di frontiera ha immediatamente contattato la parte tedesca per chiarire le circostanze dell'incidente", conclude l'autorità polacca, che annuncia per oggi un vertice tra le parti per chiarire quanto accaduto. Il caso è nato alcuni giorni fa, quando il sito polacco Chojna24 ha pubblicato il video inconfutabile. Nelle immagini si vede un mezzo della polizia tedesca entrare in territorio polacco venerdì mattina e lasciare cinque stranieri in un parcheggio nella città di Osinow Dolny. Dal filmato si notano una donna e un uomo insieme a tre bambini che, secondo alcuni testimoni, sono stati scaricati da un furgone che ha poi fatto immediato ritorno in Germania.

Il caso sta destando molto clamore e la polizia tedesca è stata costretta a fornire la propria versione dei fatti, riferendo che la famiglia è stata fermata di Altmädewitz, nello Stato federato di Brandeburgo, più a sud rispetto a Osinow Dolny e in posizione interna rispetto al confine polacco. La famiglia, dicono dalla Germania, è entrata nel Paese senza permesso, in possesso di certificati di asilo polacchi per gli adulti e carte d'identità polacche per i bambini. Non avendo formulato domanda formale d'asilo davanti agli tedeschi, seguendo la giurisdizione, la famiglia è stata respinta in Polonia.

"Poiché per diverse ore non c'è stata risposta da parte polacca, anche su richiesta, gli agenti hanno deciso di portare la famiglia con una pattuglia al confine tedesco-polacco vicino a Hohenwutzen per poi rilasciarli da lì in Polonia", si legge nella nota tedesca, in cui si sottolinea anche che "lungo la strada, i figli della famiglia hanno lamentato di non sentirsi bene, motivo per cui gli agenti della polizia federale si sono recati in una farmacia nella città di Osinow Dolny per fornire i primi soccorsi". Ma da parte polacca, la ricostruzione tedesca non convince, tanto che anche il primo ministro, Donald Tusk, è intervenuto sull'incidente, definito "inaccettabile", di cui intende discutere con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a margine del vertice informale dell’Ue a Bruxelles.

Ma la Polonia si vuole muovere anche a livelli ufficiali, come dimostra la volontà del capo dipartimento, Tomasz Siemoniak, di affrontare la questione con il ministro dell'Interno tedesco, Nancy Faeser.

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